Usa. Torture Cia, vittime a rischio disturbi post traumatici

Pubblicato il 28 Dicembre 2014 - 12:01 OLTRE 6 MESI FA
La tortura del waterboarding

La tortura del waterboarding

USA, NEW YORK – Le torture inflitte dalla Cia a detenuti sospettati di terrorismo potrebbero avere causato danni psicologici a lungo termine. A lanciare l’allarme un gruppo di neuroscienziati secondo cui le vittime possono andare incontro a disturbi da stress post traumatici (Dpts), disturbi da ansia, depressione e cambiamento della personalità.

Anche se la Cia ha sottolineato che ciò che è stato fatto non causa danni permanenti alla mente e al corpo, secondo quanto sostiene il dottor Vincent Iacopino, consulente per la associazione non profit Physicians for Human Rights, “nel rapporto del Senato ci sono esempi chiari che senza dubbio indicano che le persone saranno soggette a danni psicologici per molto tempo”.

“Stress e traumi – ha aggiunto il neuroscienziato Bruce McEwen della Rockefeller University – possono danneggiare la memoria ed è anche controproducente far ricordare a chi ha subito torture”. Anche il solo privare del sonno per poche ore, infatti, oscura la mente, mentre la deprivazione sensoriale può portare ad allucinazioni e altre psicosi.

“Questi problemi mentali – sottolinea il dottor Allen Keller, direttore del programma per i sopravvissuti alla tortura del Bellevue Hospital di New York – possono andare avanti per anni e anni, e se non c’è niente che si possa fare per tornare indietro, si può fare invece molto per far ritornare questi individui ad una vita normale”.