Usa. Al via reality Tv su famiglie musulmane-americane, polemiche e lodi

Al via questo weekend negli Stati Uniti un nuovo reality show destinato a fare storia: per la prima volta sugli schermi le telecamere seguiranno le vicende di cinque famiglie di musulmani-americani per un totale di otto episodi. Arabi di origine, ma nati negli Stati Uniti, i protagonisti porteranno in scena i temi e i contrasti tipici degli incroci e dei conflitti culturali e religiosi.

Il reality in onda sulla rete Tv TLC si intitola ”All-American Muslims” (Musulmani in tutto e per tutto americani) e sta gia’ facendo discutere. Per molti si tratta di una buona iniziativa, che spazzera’ finalmente via i sospetti verso i musulmani emersi dopo gli attentati terroristici dell’11 settembre 2001.

Per altri, sara’ un programma pieno di luoghi comuni. I protagonisti della serie – tra cui una segretaria, un vicesceriffo, un allenatore di football, un assistente medico – vivono tutti a Daerborn in Michigan, dove si trova una delle comunita’ musulmane piu’ popolate d’America.

I temi discussi nei salotti di queste famiglie sono tipici del conflitto tra le due culture: l’uso del ‘hijab’ per esempio, il velo che continua ad essere fonte di confronti tra le donne piu giovani ed i loro padri. Curiosa anche la visita ad un’imam di una delle donne che chiede alla guida spirituale informazioni sulla fecondazione assistita. L’indicazione? ”Dio potrebbe cooperare di piu’ se ti mettessi l’hijab”.

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