Usa, volo Air France scortato a New York. Decine di falsi allarmi su altri voli

Usa, volo Air France scortato a New York. Decine di falsi allarmi su altri voli
Usa, volo Air France scortato a New York. Decine di falsi allarmi su altri voli

WASHINGTON – Un volo Air France partito dall’aeroporto parigino di Charles De Gaulle è stato scortato da alcuni jet militari allo scalo Jfk di New York. A far scattare l’allarme è stata una telefonata anonima che segnalava la presenza a bordo di armi chimiche. Ragione per cui le autorità Usa hanno deciso di far decollare i caccia a scopo precauzionale non avendo ricevuto risposta immediata alle informazioni richieste all’Air France. Appena atterrato il velivolo è stato immediatamente perquisito ma a bordo non è stato trovato alcunché di sospetto. Ma non è stato l’unico caso: decine di telefonate anonime sono arrivate in contemporanea. Tutte poi risultate infondate e relative a diversi voli provenienti dall’Europa e dal Medio Oriente. Di qui il sospetto che le minacce possano essere partite tutte dalla medesima fonte.

In una giornata tra l’altro particolare per gli Stati Uniti, dove si festeggia il Memorial Day, il giorno dedicato alla commemorazione dei caduti in guerra e che segna uno dei ponti festivi più attesi dell’anno in cui molti americani si spostano da una parte all’altra del Paese.

Nel weekend si sono messi in viaggio circa 37 milioni di americani. La Abc fornisce intanto alcuni dettagli sugli altri voli interessati dall’allarme subito rientrato: il pilota di un volo American Airlines proveniente da Birmingham e diretto a Jfk aveva dapprima ricevuto indicazioni di atterrare in una zona più remota dell’aeroporto newyrchese proprio in seguito ad una presunta minaccia, per ricevere però subito dopo l’ok per procedere verso il terminal.

A Newark sono state effettuate verifiche precauzionali relative a due voli, uno della Delta Airlines proveniente da Londra e uno della United Airlines da Madrid. Falso allarme anche per un volo Delta proveniente da Parigi e in arrivo all’aeroporto Logan di Boston.

Il weekend di festa era già stato segnato da un allarme bomba a Washington nei pressi della sede del Congresso: domenica sera la Polizia aveva individuato un’auto sospetta parcheggiata sul National Mall, non lontano da Capitol Hill, dalla quale proveniva un forte odore di benzina. Al suo interno è stata trovata una pentola a pressione che è stata fatta brillare mentre la zona, dove era in programma un concerto nell’ambito delle celebrazioni del Memorial Day, è stata fatta evacuare. Le indagini hanno poi stabilito che non vi era alcun pericolo.

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