Usa, un altro weekend di sangue. Dodici morti in due diversi stati

COPLEY TOWNSHIP, STATI UNITI – Dodici morti in due stragi famigliari in luoghi diversi degli Stati Uniti durante il weekend senza che si conoscano ancora i motivi che hanno indotto gli assassini ad aprire il fuco.

Una discussione familiare in Ohio e’ finita in tragedia: una sparatoria, in due luoghi diversi, con almeno otto morti, tra cui una ragazzina di 11 anni, e almeno due feriti.

Secondo quanto ha reso noto il capo della polizia di Copley Township, una cittadina di 14 mila abitanti, un uomo ha prima ucciso cinque persone in un luogo e poi, a poca distanza, le altre due, prima di essere a sua volta ucciso dalla polizia.

Al momento non e’ ancora ben chiaro il grado di parentela tra l’uomo che ha aperto il fuoco e le sue vittime, di cui hanno genericamente riferito dei testimoni, ne’ il motivo della disputa.

Un’altra strage è avvenuta a Brooklyn Park, un sobborgo a sud di Baltimora, Maryland. Brian Thompson, 33 anni, ha ucciso sua moglie, Nina Thompson, e i suoi due gemelli di 15 anni, Taishawn e Treshawn Pugh, e poi si è ucciso con un colpo di pistola alla testa proprio mentre stava arrivando una macchina della polizia chiamata dalla madre dell’assassino.

La polizia si è diretta verso la casa dove è avvenuta la strage dopo che la madre di Thompson ha ricevuto un suo messaggio triste e scoraggiato che l’ha preoccupata per il benessere della famiglia. Appena gli agenti si sono avvicinati alla porta di casa di Thompson hanno udito un colpo di arma da fuoco, quello con cui l’assassino si è tolta la vita.

Non sono ancora noti i motivi della strage. I vicini di casa di Thompson hanno dichiarato alla polizia che faceva il camionista ed era stimato dalla comunità. La moglie faceva l’infermiera e i due gemelli giocavano spesso nel giardino di casa con i figli dei vicini.

 

 

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