Usa, Wp. Giornalisti accusano Obama di mettere il bavaglio alla stampa

La sala stampa della Casa Bianca
La sala stampa della Casa Bianca

USA, WASHINGTON – I giornalisti fanno domande e i politici generalmente preferirebbero rispondere il meno possibile. Un dato di fatto comune e diffuso, ma troppo per i reporter che coprono il governo americano e la Casa Bianca.

La loro frustrazione e’ ormai tale che e’ partita una vera a propria accusa contro l’amministrazione Obama per aver messo in piedi un ‘sistema’ di controlli e limitazioni.

Il tema ricorre e questa volta e’ il Washington Post a pubblicare la denuncia: in un lungo articolo il quotidiano ricostruisce episodio dopo episodio il percorso a ostacoli di alcuni reporter che, nella ricerca di informazioni su temi anche cruciali – come possibili epidemie sul punto di esplodere – hanno trovato chiuse le porte delle agenzie federali.

Il Post ricorda quindi un sondaggio del 2012 secondo cui l’85% dei reporter concordava che “il pubblico non riceve tutta l’informazione di cui ha bisogno per via delle barriere imposte ai giornalisti”.

La protesta e’giunta fino ad Obama, con una lettera sottoscritta da 38 organizzazioni. Il presidente non ha replicato di persona, ma il suo portavoce Josh Earnest lo ha difeso a spada tratta: “La Casa Bianca e le agenzie federali sono molto piu’ accessibili che in passato”.

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