La Food and Drug Administration (Fda), l’autorità americana del farmaco, ha autorizzato ufficialmente la distribuzione negli Stati Uniti di un secondo vaccino anti Covid, quello di Moderna.
Lo rende noto la stessa Fda su Twitter, spiegando che ”l’autorizzazione all’uso permette che il vaccino venga distribuito negli Stati Uniti per gli individui di età pari o superiore ai 18 anni”. Quello già approvato di Pfizer può essere iniettato anche a chi ha 16 anni.
“Con l’approvazione di due vaccini, la Fda ha compiuto un altro passo cruciale nella lotta alla pandemia globale”, afferma il commissario della Fda, Stephen Hahn. “Tramite il processo di revisione trasparente e scientifico, due vaccini sono stati approvati in modo veloce nel rispetto di standard di sicurezza rigorosi”, aggiunge.
I centri per il controllo e la prevenzione della malattia devono ancora dare il loro via libera, necessario alla somministrazione del vaccino. In settimana è prevista una riunione in merito. Se ci sarà l’ok, la distribuzione del vaccino Moderna potrebbe avvenire negli Stati Uniti già la prossima settimana, insieme a quello messo a punto da Pfizer e BioNTech.
Vaccino Moderna, subito 20 milioni di dosi
La fornitura iniziale del vaccino Moderna andrà agli Stati Uniti, che hanno firmato accordi per garantire fino a 200 milioni di dosi e si aspettano i primi 20 milioni entro la fine di dicembre. Di queste, 5,9 milioni di fiale sono già pronte per essere distribuite immediatamente.
La Fda ha stabilito che il vaccino Moderna soddisfa i criteri di legge per il rilascio di un’autorizzazione per l’uso di emergenza. “La totalità dei dati disponibili fornisce una chiara evidenza può essere efficace nella prevenzione di Covid-19, la malattia da coronavirus Sars-CoV-2”, spiega l’agenzia americana. “I dati mostrano anche che i benefici noti e potenziali superano i rischi noti e potenziali, supportando la richiesta dell’azienda per l’uso del vaccino nelle persone di età pari o superiore a 18 anni”.
Fda assicura alla popolazione e alla comunità medica di aver “valutato approfonditamente le informazioni disponibili sulla sicurezza, l’efficacia e la qualità della produzione” anche di questo vaccino.
Moderna e Pfizer, le differenze
Vaccino che, come quello di Pfizer, contiene una piccola parte dell’Rna messaggero del virus, che istruisce le cellule dell’organismo a produrre la caratteristica proteina spike del virus. Questo processo non causa la malattia ma innesca il sistema immunitario che impara a reagire in senso difensivo, producendo anticorpi contro Sars-CoV-2.
Il vaccino di Moderna viene somministrato in due dosi, a un mese di distanza l’una dall’altra. A differenza del siero Pfizer, quello di Moderna non richiede particolari celle frigorifere e viene distribuito in lotti più piccoli. In questo modo, spiega il New York Times, è più agevole il trasporto anche nella aree meno popolate e nei centri sanitari più piccoli. (Fonti: NY Times, Adnkronos).