“Nave russa, vai a farti fottere!”: la frase pronunciata nei primi giorni della guerra in risposta alle minacce ai difensori dell’Isola dei Serpenti nel mar Nero, è diventata uno dei simboli della resistenza ucraina, tanto che l’iconica immagine di un soldato che solleva il dito medio contro una nave nemica in fiamme mentre cola a picco è stata impressa in un francobollo.
La guardia di frontiera resterà anonima
Ora, riferisce l‘Ukrainska Pravda, le guardie di frontiera di Kiev hanno rivelato che la vera identità dell’autore della frase è stata finora tenuta segreta per motivi di sicurezza, visto che il soldato non era ancora “al sicuro”, dopo essere stato fatto prigioniero dai russi.
Non si tratta quindi, come detto inizialmente da Kiev, del marine Roman Gribov, anch’egli fatto prigioniero e poi premiato con una medaglia al ritorno a casa. Ma la vera identità, al momento, resta riservata.
Il racconto del portavoce delle guardie di frontiera ucraine
“Nel momento successivo alle minacce di una nave russa, tra gli attacchi delle forze russe sull’isola, la guardia di frontiera, rendendosi conto che la situazione era difficile, tesa, e ascoltando le ripetute minacce dell’aggressore, si è stancata di restare vicino alla stazione radio. Il ragazzo non si è nemmeno reso conto di cosa aveva fatto per l’Ucraina”, ha raccontato il portavoce delle guardie di frontiera Andriy Demchenko, spiegando che la conversazione è stata registrata dalla stazione radio sulla terraferma a Odessa, a 50 chilometri dall’isola.