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Vaticano, in vigore la nuova legge antiriciclaggio: ecco cosa cambia

di Maria Elena Perrero |30 Marzo 2011 16:31

ROMA – Entrerà in vigore venerdì primo aprile la nuova normativa per la prevenzione del riciclaggio e del terrorismo varata in Vaticano. Il pacchetto si compone di quattro leggi.

In particolare la prima, la n.127, introduce il reato di riciclaggio e mette in campo un nuovo sistema di controlli e verifiche. La data di entrata in vigore è fissata al primo aprile dalla stessa legge all’articolo 43. Le nuove norme furono emanate il 30 dicembre 2010.

Ecco le principali novità introdotte e cosa scaturisce dalla norma.

Le leggi. Sono 4, in esecuzione della Convenzione Monetaria tra Stato della Città del Vaticano e Ue del 17 dicembre 2009: una sulla prevenzione e il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo; una su frode e contraffazione di banconote; altre due su tagli e specifiche di monete e banconote. Le norme introducono il reato di riciclaggio, prevedendo anche il carcere fino a 12 anni nei casi più gravi.

Il Motu Proprio. E’ la Lettera Apostolica del Papa che estende la normativa a tutta la Santa Sede e stabilisce che la e la legge e le future modificazioni valgono per i dicasteri della Curia Romana e per tutti gli organismi ed enti della Santa Sede.

Lo Ior. Tra questi enti c’è anche lo Ior, Istituto Opere di Religione, la banca vaticana. Sullo Ior è in corso un’inchiesta della Procura di Roma, avviata a settembre, per omissioni legate alla violazione delle norme antiriciclaggio che ha portato al sequestro di complessivi 23 milioni di euro depositati in un conto Ior del Credito artigiano.

L’Autorithy. E’ istituita l’Aif, Autorità di informazione finanziaria, organo autonomo con compiti di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Le operazioni finanziarie saranno soggette a verifiche e quelle sospette saranno segnalate all’Aif che dovrà, dove ci siano i presupporti, inviarle all’autorità giudiziaria vaticana. Il presidente è il cardinale Attilio Nicora. Il direttore è Antonio Di Pasquale, avvocato cassazionista con lunga esperienza in Bankitalia, esperto in materia valutaria e antiriciclaggio, come esperti del settore sono i membri del consiglio direttivo: Marcello Condemi, Claudio Bianchi, Giuseppe della Torre e Cesare Testa.

White list. Comprende gli stati ‘virtuosi’ riconosciuti dall’Ocse la cui legislazione risponde a requisiti antiriciclaggio riconosciuti a livello internazionale e in particolare dal Gafi, il Gruppo azione finanziaria. La legge vaticana, sui cui il Gafi dovrà esprimesi, è un passo necessario per omologarsi ed entrare nella White List. L’accesso consente di far parte di un elenco di paesi ‘equivalenti’ dal punto di vista della legislazione e quindi di poter intrattenere rapporti con gli altri Stati passando attraverso obblighi semplificati di adeguata verifica anziché obblighi rafforzati, Questi ultimi comportano la richiesta di particolari certificazioni: iscrizione in Bankitalia, visura camerale, documentazione sugli amministratori.

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