Vaticano: “Proporre ai fidanzati la castità prematrimoniale. La separazione? A volte è necessaria”

I suggerimenti sono contenuti nel documento del Dicastero per i laici che traccia le nuove linee per la preparazione al matrimonio.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Giugno 2022 - 13:33 OLTRE 6 MESI FA
Vaticano: "Proporre ai fidanzati la castità prematrimoniale. La separazione? A volte è necessaria"

Vaticano: “Proporre ai fidanzati la castità prematrimoniale. La separazione? A volte è necessaria” (foto Ansa)

Il Vaticano rilancia l’importanza della castità prematrimoniale e apre alla separazione delle coppie sposate: “Nonostante tutto il sostegno che la Chiesa può offrire alle coppie in crisi, ci sono, tuttavia, situazioni in cui la separazione è inevitabile”.

Vaticano: “Proporre ai fidanzati la castità prematrimoniale”

“Non deve mai mancare il coraggio alla Chiesa di proporre la preziosa virtù della castità, per quanto ciò sia ormai in diretto contrasto con la mentalità comune”. E’ quanto si legge nel documento del Dicastero per i laici che traccia le nuove linee per la preparazione al matrimonio.

“Vale la pena di aiutare i giovani sposi a saper trovare il tempo per approfondire la loro amicizia e per accogliere la grazia di Dio. Certamente la castità prematrimoniale favorisce questo percorso”.

“Anche nel caso in cui ci si trovasse a parlare a coppie conviventi, non è mai inutile parlare della virtù della castità”. 

Vaticano, la castità nel matrimonio: “Non sottomettere mai il coniuge”

Il Vaticano parla anche della castità all’interno del matrimonio: “Da coniugi, infatti, emerge, in modo ancora più evidente, l’importanza di quei valori e di quelle attenzioni che la virtù della castità insegna – si legge nel documento del Dicastero per i laici -: il rispetto dell’altro, la premura di non sottometterlo mai ai propri desideri, la pazienza e la delicatezza con il coniuge nei momenti di difficoltà, fisica e spirituale, la fortezza e l’auto-dominio necessari nei tempi di assenza o di malattia di uno dei coniugi, etc. Anche in tale contesto, l’esperienza degli sposi cristiani sarà importante per spiegare l’importanza di questa virtù – si sottolinea nelle nuove linee guida di preparazione al matrimonio con riferimento alla castità – all’interno del matrimonio e della famiglia”. 

Vaticano: “Educazione sessuale in una visione coniugale dell’amore”

Nel documento si parla della necessità di una educazione sessuale che orienti ad una “visione coniugale dell’amore”. “Due sono i pericoli – scrive il Vaticano – per i giovani: da un lato, il dilagare di una mentalità edonista e consumista che toglie loro ogni capacità di comprendere il significato bello e profondo della sessualità umana. Dall’altro, la separazione tra la sessualità e il ‘per sempre’ del matrimonio. I percorsi di educazione all’affettività e alla sessualità, nell’orizzonte di una positiva e prudente educazione sessuale, che vengono proposti ai ragazzi man mano che cresce la loro età non dovranno limitarsi al solo orizzonte dell’amore tout court – si rileva nel documento -, poiché questo, nell’interpretazione culturale dominante, viene compreso principalmente come amore romantico, ma andranno inseriti in una chiara visione coniugale dell’amore, inteso come reciproco donarsi degli sposi, come un saper amare e un saper lasciarsi amare, come uno scambio reciproco di affetto e di accoglienza incondizionata, come un saper gioire e un saper soffrire per l’altro”.  

Vaticano: “Percorsi prematrimoniali ad hoc per le coppie che già convivono”

Il Vaticano, nelle nuove linee guida per la preparazione del matrimonio, propone percorsi ad hoc per le coppie che già convivono. “L’esperienza pastorale in gran parte del mondo mostra ormai la presenza costante e diffusa di ‘domande nuove’ di preparazione al matrimonio sacramentale da parte di coppie che già convivono, hanno celebrato un matrimonio civile e hanno figli. Tali domande – sottolinea il Dicastero per i laici – non possono più essere eluse dalla Chiesa, né appiattite all’interno di percorsi tracciati per coloro che provengono da un cammino minimale di fede; piuttosto richiedono forme di accompagnamento personalizzate, o in piccoli gruppi, orientate ad una maturazione personale e di coppia verso il matrimonio cristiano”. 

Vaticano, coppie in crisi: “A volte la separazione è inevitabile”

La Chiesa deve accompagnare le coppie di sposi che vivono momenti di crisi per aiutarle a ricomporre la rottura in corso. Ma “nonostante tutto il sostegno che la Chiesa può offrire alle coppie in crisi, ci sono, tuttavia, situazioni in cui la separazione è inevitabile. A volte può diventare persino moralmente necessaria – si legge nel nuovo documento del Dicastero per i laici che rilancia le parole dell’Amoris Laetitia di Papa Francesco -, quando appunto si tratta di sottrarre il coniuge più debole, o i figli piccoli, alle ferite più gravi causate dalla prepotenza e dalla violenza, dall’avvilimento e dallo sfruttamento, dall’estraneità e dall’indifferenza”.

Comunque la separazione “deve essere considerata come estremo rimedio, dopo che ogni altro ragionevole tentativo si sia dimostrato vano. In questi casi, un particolare discernimento è indispensabile per accompagnare pastoralmente anche i separati, i divorziati, gli abbandonati. Va accolta e valorizzata soprattutto la sofferenza di coloro che hanno subito ingiustamente la separazione, il divorzio o l’abbandono, oppure sono stati costretti dai maltrattamenti del coniuge a rompere la convivenza”. 

Vaticano: “Accompagnare dopo le nozze anche sulla regolazione delle nascite”

Le coppie devono essere accompagnate anche dopo il matrimonio, è scritto nel documento del Vaticano che traccia nuove linee per la preparazione alle nozze.

“Numerosi sono gli aspetti della vita coniugale e famigliare che possono diventare oggetto di dialogo e di catechesi in questi anni. È fondamentale, ad esempio, illuminare le coppie sul delicato tema della sessualità all’interno del matrimonio e su temi ad esso legati, cioè la trasmissione della vita e la regolazione delle nascite, e su altre questioni di morale e di bioetica. Altro ambito da non tralasciare – si legge nel documento – è quello dell’educazione dei figli, umana e cristiana”.

Si indica poi, “fra le varie proposte possibili”, quella di “suggerire agli sposi di tenere un ‘Diario del matrimonio’, per una sorta di verifica periodica della comunione coniugale, in cui annotare gioie e sofferenze e tutto ciò che costituisce il vissuto concreto della vita degli sposi”.