In Georgia, negli Usa, quattro pensionati, tra i 65 e i 73 anni, avevano messo a punto un piano per uccidere migliaia di concittadini, con armi biochimiche e tradizionali, piano che non avrebbe sfigurato di fronte ai più feroci Saddam Husssein e Gheddafi.
I quattro sono stati arrestati. Nel piano figurava la ricina, una potente arma biochimica, con cui quattro volevano eliminare un gran numero di funzionari federali, nonché l’attacco con esplosivi e armi da fuoco in stile commando uffici delle tasse, in varie città degli Usa.
Secondo l’Fbi, i quattro avevano messo su una specie di milizia, della quale però la polizia federale da marzo seguiva le riunioni grazie ad un informatore, riuscendo a far avvicinare i complottisti anche da un agente sotto copertura, cui si sono inconsapevolmente rivolti per acquistare armi ed esplosivi.
Il leader era il più anziano dei quattro, Frederick Thomas, di 73 anni. Secondo i documenti dell’accusa, sosteneva che ”per salvare questo Paese”, cioè gli Usa, è necessario ”fare qualcosa di assolutamente illegale, come l’omicidio”. L’idea di usare la ricina è probabilmente venuta al più giovane dei quattro, Ray Adams, 65 anni, che ha lavorato a lungo nei laboratori del dipartimento di agricoltura.
La ricina è uno dei veleni più pericolosi in circolazione. Negli anni ’80 il Kgb usò una pallina alla ricina sparata da un ombrello modificato per assassinare il dissidente bulgaro Markov a Londra. Si tratta di una tossina derivata dai semi del ricino comune, una pianta che cresce in tutto il mondo, e può agire per inalazione o per ingestione. Non esiste alcun antidoto e la dose letale per l’uomo è indicata in appena 0.2 milligrammi.
Gli anziani complottatori intendevano produrne circa cinque chili. E poi diffonderla alla grande, da un’auto in corsa, aveva teorizzato un dei quattro, forse Samuel Crump, di 68 anni, o Dan Roberts, di 67, oppure da un aereo in volo, magari su Washington.
Allo stesso tempo, simultaneamente, doveva scattare l’attacco ad uffici federali. In un sopralluogo a maggio nei pressi dell’ ufficio delle tasse di Atlanta, cui prese parte anche l’agente dell’Fbi sotto copertura, Thomas affermò che avrebbero fatto ”come Timothy McViegh”, che nel 1995 fece saltare con l’esplosivo un intero edificio governativo ad Oklahoma City.
Dopo l’arresto, l’Fbi ha fatto irruzione nelle case dei quattro, perquisendo tutto. Le loro mogli sono, a quanto scrivono fonti di stampa, totalmente cadute dalle nuvole. ”Sono tutte sciocchezze”, ha affermato la moglie di Thomas. ”Mio marito non farebbe male ad una mosca”, ha detto la moglie di Roberts.
Non la pensa così il procuratore per il distretto Nord della Georgia, Sally Quillian Yates, che con l’occasione ha anche rilanciato l’allerta: ”Mentre siamo concentrati sulla minaccia posta dagli estremisti internazionali, questo caso dimostra che dobbiamo rimanere vigili nel proteggere il nostro Paese anche da cittadini all’interno delle nostre frontiere”.