ROMA – Il governo venezuelano ha “sospeso le attività lavorative e di istruzione” per la giornata di oggi, venerdì, in tutto il Paese, per facilitare la restituzione del servizio elettrico dopo il blackout della notte scorsa, che ha attribuito ad una “azione di sabotaggio”. Il governo del presidente Nicolas Maduro ne ha incolpato l’opposizione. Lo ha reso noto Telesur, sottolineando che “questa misura resterà in vigore solo questo venerdì, per rendere possibile la normalizzazione del sistema elettrico, che ha subito un attacco di settori dell’estrema destra, appoggiati da dirigenti politici imperialisti”.
Il blackout elettrico che ha colpito durante la notte scorsa il Venezuela ha lasciato senza luce la capitale Caracas e 23 dei 24 Stati del paese, e i primi annunci di normalizzazione dei servizi nell’Est del paese da parte del governo sono stati smentiti da residenti locali sui social. A Caracas la metropolitana ha sospeso il suo servizio, così come l’aeroporto internazionale di Maiquetia.
Il governo accusa il senatore Usa Rubio di sabotaggio. La vicepresidente del Venezuela, Delcy Rodriguez, ha accusato il senatore repubblicano statunitense Marco Rubio di essere il responsabile del “sabotaggio elettrico” che ha causato il blackout che ha lasciato senza luce da ore Caracas e una decina di Stati del paese, annunciando che il suo governo rivelerà “la verità” sull’episodio. “Signor Rubio, in poche ore il Venezuela e la comunità internazionale sapranno la verità, ossia che le sue mani pestilenti sono dietro a questo sabotaggio elettrico”, ha detto Rodriguez in un breve messaggio trasmesso dalla tv pubblica.
Il segretario di Stato Usa Pompeo: “Regime incompetente”. “Il blackout che ha colpito vaste aree del Venezuela e soprattutto la capitale Caracas e “la devastazione di cui soffrono ogni giorno i venezuelani” “non dipendono dagli Stati Uniti, non dalla Colombia, non da Ecuador, Brasile, Europa o alcun altro Paese. La mancanza di elettricità e la fame sono il risultato dell’incompetenza del regime di Maduro”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Mike Pompeo in un tweet. “Niente cibo, niente medicine. Ora niente elettricità. Il prossimo passo, niente Maduro”, ha affermato.
Rete Internet perturbata. A causa del blackout la rete telefonica, fissa e cellulare, e il collegamento a Internet sono stati fortemente perturbati. L’ente pubblico per l’energia elettrica, Corpoelec, ha denunciato su Twitter che “hanno sabotato la generazione elettrica a Guri”, nello Stato di Bolivar, dove si trova una delle più grandi dighe dell’America Latina, senza fornire ulteriori dettagli, aggiungendo che “questo fa parte della guerra elettrica contro lo Stato!” e assicurando che “non lo permetteremo, stiamo lavorando per recuperare il servizio!”.
Il ministro della Comunicazione, Jorge Rodriguez, che ha attribuito il blackout a “un attacco tecnico e cibernetico”, ha annunciato da parte sua che “in modo eroico si è riuscito a ristabilire il servizio elettrico al 100% nella regione orientale del paese, e in poche ore sarà ristabilito in tutto il territorio nazionale”, ma residenti negli Stati di Monagas e Anzoategui, nell’Est del Venezuela, hanno smentito quasi in tempo reale il suo annuncio, informando su Twitter che erano senza luce.
(fonte Ansa)