“Voglio solo bene a mia figlia”. L’italiano arrestato in Brasile si difende

tuziGiuliano Tuzi si reputa solo «un padre che vuole bene a una figlia, che vive per la figlia, che adora la figlia». L’imprenditore di Guidonia è stato arrestato per pedofilia il 4 settembre a Fortaleza, in Brasile, dopo aver baciato sulla bocca la figlia di 8 anni. L’11 settembre l’uomo è stato scarcerato ed è attualmente in regime di libertà provvisoria.

Oggi, durante la trasmissione televisiva “Mattino Cinque”, ha provato a spiegare l’episodio. «Mia figlia – ha detto – è molto affettuosa e molto legata a me. Mi da i bacetti, mi salta al collo. Sono sempre baci da padre a figlia e da figlia a padre, niente di più. Le altre cose che sono state dette non esistono».

Quando, ricostruisce l’imprenditore parlando dell’episodio capitato in Brasile, «sono uscito dalla piscina con la bambina per mano per andare verso l’uscita dello stabilimento, all’improvviso sono intervenute due persone della sicurezza, si sono avvicinati ai bambini e hanno iniziato a far loro delle domande. A quel punto sono tornato indietro per chiedere cosa fosse successo e loro mi hanno chiesto i documenti e se ero il padre della bambina».

Quando è stata resa nota l’accusa, ricorda, «nei primi momenti mi veniva da ridere. Per me era una cosa assurda. Anzi ero molto tranquillo e pensavo che, dato che la bambina ha la carnagione molto più scura di me, si trattasse di un equivoco e una volta spiegata la situazione, e cioè che io ero il padre biologico della bambina, tutto si sarebbe chiarito e mi avrebbero lasciato andare. E invece mi hanno messo in galera».

Adesso, conclude, «non riesco ancora a ritornare alla vita normale».

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