MINNEAPOLIS – Non sarà incriminato James Walter Palmer, il dentista americano che a luglio scorso uccise il leon Cecil, simbolo del parco nazionale Hwange, nello Zimbabwe. Lo hanno annunciato le autorità del Paese africano.
Oppah Muchinguri-Kashiri, ministro dell’ambiente dello Zimbabwe, ha spiegato che Palmer aveva “tutti i permessi in regola” per effettuare la battuta di caccia. Cecil, leone maschio di 13 anni morì dopo una lunga agonia, suscitando un’ondata di sdegno in tutto il mondo.
All’epoca il dentista si difese sostenendo di aver agito legalmente: “Lo Zimbabwe è sempre stato per me un Paese meraviglioso in cui andare a caccia ed io ho sempre rispettato le leggi”. Palmer ha poi precisato: “Se avessi saputo che questo leone aveva un nome e che era importante per il Paese, ovviamente non l’avrei ucciso. Nessuno nel nostro gruppo di cacciatori lo sapeva”.
Martedì 8 settembre, dopo un’assenza di oltre un mese dovuta alle dure critiche seguite al suo safari in Africa, Palmer è tornato negli Stati Uniti. Mentre un cacciatore professionista e un fattore locali furono fermati in Zimbabwe per averlo aiutato nell’impresa.