ROMA – Weinstein. Ambra Battilana Gutierrez: “Pagata 1 mln $ per stare zitta”. La rivista americana The New Yorker, la stessa che ha alzato il velo sulle molestie sessuali perpetrate negli anni dal produttore Harvey Weinstein, punta stavolta l’obiettivo sui numerosi accordi di riservatezza fatti sottoscrivere alle vittime per tenere la bocca chiusa ed evitare guai giudiziari oltre che conservare immacolata la reputazione.
In particolare viene raccolta la testimonianza della modella italo-filippina Ambra Battilana Gutierrez, che già aveva denunciato Weinstein e che due anni fa firmò un accordo di riservatezza da un milione di dollari per non rivelare di aver subito un palpeggiamento indesiderato al seno e una mano morta che provava a infilarsi sotto la gonna.
All’epoca dei fatti, la Battilana Gutierrez scappò inorridita, corse a denunciare il produttore, la polizia le consigliò di tornarci con un microfono per incastrarlo. Al dunque ebbe paura e si limitò ad andare nel suo appartamento senza avere il coraggio di entrare in camera. Nella registrazione lui ammette le sue colpe (“E’ normale, lo faccio sempre”) ma per il procuratore Cyrus Vance Jr non bastò per procedere con un’incriminazione.
«Ho raccontato la verità, ma non è servito a nulla. Iniziarono a uscire articoli che parlavano di me come una prostituta, professionista del ricatto, corredati dalle mie foto. In intimo, naturalmente. Sono una modella, lavoro con l’immagine, la mia era distrutta. L’avvocato disse che firmare l’accordo era la cosa migliore per me e la mia famiglia. All’inizio rifiutai, erano soldi sporchi. Ma ero sola. Ho avuto paura. Mi misero davanti 18 pagine. Il mio inglese era pessimo, il testo molto complicato. Ho firmato». Un milione di dollari in cambio del silenzio e della certezza che ogni traccia dell’audio sarebbe stata eliminata da tutti i dispositivi di Ambra, che consegna smartphone e password di tutti i suoi account. (Nadia Ferrigo, La Stampa)