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Wikileaks. Assange contro tutti: attacca le sue accusatrici, la Svezia e il Guardian

di luiss_smorgana |21 Dicembre 2010 21:22

Julian Assange

Julian Assange attacca i giudici svedesi e le due donne che lo accusano di stupro. L’ideatore di Wikileaks, dalla tenuta di campagna di Vaughan Smith dove risiede da quando è uscito su cauzione, torna a parlare con la stampa rilasciando a distanza di poche ore due interviste, al quotidiano The Times e alla Bbc.

Nega di essere promiscuo, non rivela – essendo ”un gentiluomo” – il numero delle donne con cui ha avuto rapporti sessuali, e si scaglia ancora una volta contro la giustizia svedese e le sue due accusatrici, che lo hanno denunciato solo perche’ ”nervose”. Ma Julian Assange non risparmia neanche uno dei media partner di Wikileaks, il quotidiano londinese The Guardian, reo di aver pubblicato i verbali svedesi sulla causa per molestie sessuali contro di lui. Secondo Assange, è stata una vera e propria fuga di notizie avvenuta con lo scopo di ”danneggiare” l’autore della piu’ grande fuga di notizie della storia, come si è definito lo stesso hacker australiano. Il giornale – è la sua tesi – ha ricevuto il materiale dalle autorita’ svedesi o da ”altre agenzie di intelligence” intenzionate a mettere in crisi la sua linea di difesa. Una scelta ”disgustosa”, ha incalzato Assange parlando con il Times.

Con l’emittente Bbc, l’ideatore di Wikileaks si è invece soffermato sull’ accusa di stupro. In Svezia, ”non avrebbe una giustizia naturale” e per questo lotta contro la sua estradizione. ”Non ho bisogno di tornare in Svezia. Sono gia’ stato li’ per cinque settimane per favorire un giusto processo”, ricorda sottolineando che la sua partenza da Stoccolma era necessaria per ”portare avanti la sua organizzazione. Io ho la mia gente da difendere. Il mio è un lavoro serio. Persone legate alla nostra fondazione gia’ sono state uccise”. Sulle motivazioni dell’accusa contro di lui, Assange non si sbilancia. ”Le due donne hanno scoperto che erano entrambe mie amanti, che avevano entrambe avuto rapporti senza protezione e si sono agitate”, spiega: dalla loro descrizione, emerge che ”sono andate dalla polizia per consultarsi e non per denunciarmi”. Assicura che, senza prove, non formulerà giudizi: ”Non ho mai detto neanche che si e’ trattato di una vendetta”. E dei particolari della vicenda a sfondo sessuale non fa alcun cenno. Così come non intende rivelare quante donne ha conquistato nella sua vita. ”Sono affari privati, un gentiluomo non ne parla”, risponde, limitandosi a negare di non essere promiscuo: ”Mi piacciono le donne”.

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