Wikileaks, Assange: il giudice dice sì all’estradizione in Svezia

Pubblicato il 24 Febbraio 2011 - 12:26 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –  Julian Assange può essere estradato in Svezia. Il giudice britannico Howard Riddle ha accolto la richiesta della magistratura svedese che vuole sentire il capo di Wikileaks per accuse di stupro. Assange ha sette giorni per fare appello.

Il fondatore di Wikileaks ha accolto impassibile il verdetto a braccia conserte. Nel corso dell’udienza, il giudice Howard Riddle ha smontato punto per punto i capisaldi della difesa dell’australiano. E a proposito della eventualità sollevata dai suoi avvocati, che se trasferito in Svezia il capo di Wikileaks potrebbe essere estradato negli Usa, il giudice ha detto che questa decisione dovrebbe comunque essere convalidata dal governo britannico.

Assange farà appello contro il verdetto di estradizione in Svezia per reati sessuali. Senza il ricorso alla High Court, Assange sarebbe estradato in Svezia entro dieci giorni. L’avvocato di Assange Geoffrey Robertson ha detto che l’appello si impernierà sul fatto che in Svezia i processi per stupro si tengono a porte chiuse e che questo rappresenterebbe una violazione dei diritti umani del suo cliente.

L’estradizione di Assange non viola i suoi diritti umani e non ci sono prove, se non le asserzioni della difesa che il capo di Wikileaks potrebbe, se trasferito in Svezia, finire a Guantanamo o sotto processo per spionaggio negli Stati Uniti. Lo afferma il giudice Howard Riddle nel verdetto che dà luce verde all’estradizione in Svezia. Il verdetto di 28 pagine è stato pubblicato online.

Gli avvocati di Assange stanno valutando, oltre a un appello nel Regno Unito anche un ricorso presso la Corte Europea per i Diritti Umani contro le “incredibili menzogne” delle accuse nei confronti del capo di Wikileaks.

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