Wikileaks, Bradley Manning condannato: ma niente ergastolo
Pubblicato il 30 Luglio 2013 - 19:25 OLTRE 6 MESI FA
Bradley Manning (Foto Lapresse)
WASHINGTON – Bradley Manning, il soldato americano reo confesso di essere la ‘talpa’ di Wikileaks, è stato condannato dalla Corte Marziale di Ft. Meade per aver violato più volte lo Espionage Act. Manning è stato però assolto dal reato di ‘intelligenza con il nemico’, la cui pena prevista era l’ergastolo.
Manning si è dichiarato colpevole di 10 dei 22 capi d’accusa dopo aver patteggiato 20 anni di prigione. Per Wikileaks la condanna di Manning testimonia il “pericoloso estremismo dell’amministrazione Obama”.
Il processo è iniziato tre anni dopo che Manning, che adesso ha 25 anni, è stato detenuto in Iraq perché sospettato di aver diffuso un video del 2007 in cui un elicottero Apache Usa uccise diverse civili iracheni.
Manning venne anche incriminato per aver diffuso, nel novembre 2010, diverse centinaia di migliaia di documenti classificati come confidenziali, cioè documenti segreti degli Stati Uniti. Quella fuga di documenti è considerata la più ingente nella storia americana.
