Wikileaks, Assange “assediato”: chiuso il conto svizzero, server del sito sotto attacco hacker

Pubblicato il 6 Dicembre 2010 - 17:08 OLTRE 6 MESI FA

Julian Assange

Un “cavillo” per chiudere i rubinetti al fondatore di Wikileaks. Postfinance, la filiale bancaria della posta svizzera ha infatti chiuso il conto bancario di Julian Assange dando, come motivazione “ufficiale” le ”false indicazioni sul domicilio” presentate  fondatore di Wikileaks.

Il fondatore di Wikileaks – si legge in un comunicato reso noto da PostFinance – ha infatti indicato Ginevra come domicilio, informazione che si è poi rivelata falsa. ”All’apertura del conto, il cittadino di nazionalità australiana ha fornito false generalità indicando Ginevra come suo domicilio: informazione che si è poi rivelata falsa nell’ambito di una verifica dei dati”, afferma la nota.

PostFinance spiega che il domicilio in Svizzera ”e’ una delle condizioni necessarie per stabilire una relazione commerciale con PostFinance. In mancanza di tale requisito, l’istituto è autorizzato a chiudere il conto del titolare”. WikiLeaks sul suo sito internet aveva fatto figurare l’indirizzo del conto aperto presso PostFinance per le le donazioni dirette al Fondo in difesa di Julian Assange e altri membri di WikiLeaks.

Server di Wikileaks sotto attacco. Contemporaneamente, dalla Svezia, arriva un nuovo allarme per il sito. I server del provider svedese su cui si è appoggiato Wikileaks  non rispondono e un suo portavoce ha detto che sono probabilmente sotto attacco. Secondo il portavoce della Prq Mikael Viborg  non è ancora chiara la causa del problema ma che si potrebbe trattare di un attacco del tipo ‘denial of service’. Viborg ha detto che Prq non ha chiuso i server ne’ ha ricevuto pressioni in questo senso da parte delle autorita’ dopo che Wikileaks ha usato lo spazio a partire da venerdì.

La nuova offensiva contro Wikileaks e il suo fondatore arriva dopo che, come riporta Dagospia, il sito di Assange “ha pubblicato un nuovo dispaccio della diplomazia statunitense, che contiene una lista segreta di siti sensibili nel mondo che gli Stati Uniti intendono proteggere da attacchi terroristici, perché la loro perdita, secondo il dipartimento di Stato, “influirebbe in modo significativo” sulla sicurezza americana. La sorveglianza di queste sedi industriali – alcune anche in Italia – andava condotta anche all’insaputa dei paesi ospitanti”.

Intanto gli avvocati inglesi di Julian Assange stanno trattando la consegna del fondatore di Wikileaks alla polizia. E’ quanto ha detto uno dei legali alla Bbc. Stephens ha detto che ha ricevuto oggi pomeriggio una telefonata di Scotland Yard e che si sta cercando di organizzare un incontro con la polizia che dovrebbe avvenire in territorio britannico. “Assange non è accusato di niente”, ha aggiunto il legale del fondatore di Wikileaks. L’avvocato ha detto che l’incontro avverrà nel ”prevedibile futuro” ma non c’è ancora un’ora e una data.