Wuhan laboratorio aperto Wuhan laboratorio aperto

Wuhan, laboratorio aperto agli esperti Oms: “Dati mai ottenuti prima”

Wuhan laboratorio aperto, la Cina ha consentito ingresso e controlli agli esperti dell’Oms. Che hanno avuto accesso, in una giornata di fitta nebbia, al Wuhan Institute of Virology. Il controverso laboratorio della prima città focolaio di Covid-19.

Il centro della teoria secondo cui potrebbe essere stata la fonte del virus che ha infettato nel mondo più 100 milioni di persone, uccidendone oltre 2 milioni.

Wuhan laboratorio aperto agli esperti Oms

Gli scienziati internazionali stanno raccogliendo “dati che nessuno aveva mai ottenuto finora”, ha raccontato Peter Daszak, uno dei componenti della squadra.

Daszak è tra i comunicatori più attivi, che in un’intervista a Skynews ha fornito indicazioni sull’andamento dei lavori.

“Il corpo di informazioni che stiamo mettendo insieme è di grande valore e ci sta portando nella giusta direzione. Le tesi sono ancora tutte sul tavolo, siamo aperti a tutto”, ha spiegato Daszak.

Che da anni collabora con l’Istituto e con Shi Zhengli, la scienziata cinese nota come ‘Batwoman’ per le sue ricerche sui pipistrelli.

“Se i dati ci porteranno a un mercato del pesce è lì che andremo. Se ci porteranno in un allevamento di animali selvatici è lì che andremo. E se ci porteranno in un laboratorio è lì che andremo”, ha aggiunto lo scienziato britannico, la cui nomina nel team dell’Oms è stata criticata visti gli stretti legami con la Cina.

L’istituto in questione, dotato di laboratori P3 e P4, quelli ad alta sicurezza, è specializzato sui coronavirus ed è di gran lunga tra le tappe più delicate per ricostruire le origini della pandemia.

Dopo quattro ore di visita, Daszak ha twittato che era stato “un incontro estremamente importante quello di oggi con lo staff”, con una “discussione aperta e franca”.

La maggior parte degli scienziati pensa che il Covid-19 abbia avuto origine nei pipistrelli, con la trasmissione all’uomo attraverso un altro mammifero.

Secondo il Global Times, il tabloid del Quotidiano del Popolo, il team ha anche visitato il laboratorio P. E’ il primo di massima sicurezza dell’Asia attrezzato per gestire agenti patogeni di classe 4 (P4) come l’Ebola.

All’inizio della pandemia si ipotizzava che il virus potesse essere ‘scappato’ accidentalmente dal laboratorio di biosicurezza di Wuhan, malgrado non vi fossero prove a sostegno. L’ex presidente Usa Donald Trump e l’ex segretario di Stato Mike Pompeo avevano insistito lo scorso anno che c’erano “prove significative” che il virus prov

Ma la comunità scientifica non crede ai complotti

La teoria, giudicata dalla comunità scientifica inconsistente, fa parte delle teorie cospirative più in voga. Sebbene la reticenza quando non la chiusura totale dei cinesi ai controlli autorizza sospetti.

La teoria cospirativa, nella doppia versione di un’incauta fuoriuscita o peggio di un mostro creato in laboratorio, non regge. Per ragioni biologico-evoluzionistiche, genetico-genomiche ed epidemiologiche..

La Cina è stata criticata all’estero per aver minimizzato l’epidemia iniziale e nascosto le prime informazioni quando il virus è emerso a Wuhan a fine 2019.

Sempre Daszak ha riferito che c’è stato anche un faccia a faccia con Shi Zhengli, vicedirettore del laboratorio di Wuhan.

A giugno 2020, ‘Batwoman’ aveva affermato, in un’intervista con la rivista Scientific American, di essere inizialmente ansiosa di sapere se il virus fosse stato originato dalla struttura, assicurando che le verifiche fatte avevano escluso l’ipotesi. 

Gestione cookie