Yemen in rivolta, i tank nella capitale: alcuni generali passano con l’opposizione

SANA’A – Il popolo anti-Saleh protesta a Sana’a nello Yemen. I carri armati cominciano a circolare in città, molti generali passano con l’opposizione e sembra che anche il governo di Aden si sia schierato dall’altra parte.  Secondo Al Jazeera sono almeno tre i generali di alto rango unitisi al movimento di protesta contro il presidente Ali Abdallah Saleh, il cui regime si sta indebolendo sempre di più. Il generale Ali Mohsen Al Ahmar, capo carismatico dell’esercito e fratellastro di Saleh, ha annunciato oggi alla stampa la sua defezione: “Sosteniamo e proteggiamo i giovani che protestano a piazza dell’università a Sana’a”, ha dichiarato il comandante della prima divisione blindata dell’esercito yemenita, il primo ufficiale di tale grado a passare con l’opposizione dopo che nel gennaio scorso è cominciato il movimento di protesta contro il regime.

Dopo il suo annuncio, altri due generali si sono subito uniti a lui. A decine, fra ufficiali di diverso grado e soldati di truppa, hanno annunciato in piazza pubblicamente il loro passaggio nelle file della protesta. Contro la repressione nel sangue delle manifestazioni degli oppositori anti-governativi, si è dimesso questa mattina l’ambasciatore yemenita a Damasco, seguito poche ore dopo da quello in Arabia Saudita. Prima di lui avevano lasciato gli ambasciatori yemeniti presso le Nazioni Unite, il Kuwait e il Libano. E secondo Al Jazeera, anche il capo della principale tribù dello Yemen, Sheikh Sadek al-Ahmar, ha invitato il presidente a lasciare, con una “uscita di scena con onore”.

Il bilancio della repressione per ora è fermo a 20 vittime in seguito a scontri tra i militari e i manifestanti sciiti al confine con l’Arabia Saudita.

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