Un missile lanciato dai ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, ha colpito nella notte una petroliera battente bandiera norvegese.
L’episodio è avvenuto al largo dello Yemen, provocando un incendio a bordo della nave. Lo ha detto il Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM), aggiungendo che non sono state segnalate vittime nell’immediato. La nave Strinda “ha riportato danni che hanno causato un incendio a bordo, ma nessuna vittima in questo momento”.
Yemen, ribelli filo Iran colpiscono con un missile petroliera
Lo ha detto il CENTCOM in un post su X, ex Twitter, aggiungendo che un cacciatorpediniere della Marina Usa aveva sentito la chiamata di soccorso della nave e sta fornendo assistenza.
L’attacco notturno è avvenuto mentre la nave cisterna chimica attraversava Bab El-Mandeb, lo stretto tra lo Yemen e l’Africa nord-orientale. Lo stretto conduce al Mar Rosso, una via chiave verso il Canale di Suez. L’attacco rientra nell’ultima escalation degli Houthi nello Yemen, che hanno sempre più preso di mira le navi al largo delle coste con missili e attacchi di droni.
Gli attacchi in sostegno di Gaza
Le navi da guerra statunitensi che pattugliavano il Mar Rosso hanno abbattuto più volte missili e droni Houthi. In particolare da quando i militanti hanno iniziato gli attacchi in segno di sostegno ai palestinesi nella Striscia di Gaza.
Gli Houthi hanno catturato una nave da trasporto commerciale, la Galaxy Leader, il 19 novembre e l’hanno costretta a raggiungere il porto di Hodeidah nello Yemen, dove è rimasta. La Strinda, una nave cisterna di 144 metri, è stata costruita nel 2006 e stava navigando verso il Canale di Suez al momento dell’attacco. La nave è di proprietà di Mowinckel Chemical Tankers AS, una società con sede a Bergen, Norvegia.