Yom Kippur, Israele di ferma il 4 ottobre per il “Giorno dell’espiazione”

Yom Kippur, Israele di ferma il 4 ottobre per il "Giorno dell'espiazione"
(Foto Ansa)

TEL AVIV – Israele si ferma dalla sera del 3 ottobre fino a quella del 4. Ben 24 ore in cui i negozi rimarranno chiusi, niente auto in giro, né treni o bus e sto anche per i programmi radio e televisivi. Un intero Paese fermo per lo Yom Kippur, l’importante ricorrenza religiosa ebraica che celebra il ‘Giorno dell’espiazione‘.

L’aeroporto internazionale Ben Gurion ha chiuso agli arrivi e alle partenze dalle 14 del 3 ottobre (ora locale) alle 22.30 di sabato 4 (ora locale). Kippur è l’unico giorno dell’anno in cui sia lo scalo sia lo spazio aereo israeliano resteranno chiusi. Secondo dati comparsi sui media, nello scalo prima del fermo si muoveranno 218 voli e 33.000 passeggeri.

Per la festa, l’esercito israeliano – su ordine del ministro della difesa Moshe’ Yaalon – ha chiuso i collegamenti con i Territori occupati (Cisgiordania) fino alle 24 di sabato notte. Durante questo periodo i palestinesi non potranno entrare in Israele se non in casi umanitari eccezionali o per motivi medici che dovranno essere approvati dalle autorità.

Quest’anno (una volta ogni 33) Kippur si somma sabato alla ‘Festa del Sacrificio'(Id al-Adha), anche questa importante ricorrenza musulmana, che arriva fino a martedì prossimo. Per l’occasione, a partire da domenica e fino alla fine della ‘Festa del Sacrificio’, l’esercito israeliano ha deciso di allentare le restrizioni per l’ingresso nel paese dei residenti dei Territori. Circa 500 cittadini dei Territori, oltre i 60 anni, potranno entrare a Gaza per visitare le famiglie.

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