"Yosoy132": indignados messicani invadono le piazze

CITTA' DEL MESSICO, 23 MAG – Il loro slogan e' ''non siamo manipolabili'', le loro armi sono i libri: e' il nuovo movimento studentesco universitario ''Yosoy132'', gli indignados in versione messicana, che da alcuni giorni sfila nelle strade della capitale, e in altre citta' del Paese, irrompendo con la voce della protesta sulla scena della campagna elettorale per le presidenziali del primo luglio.

Per oggi 23 marzo alle 18, ora locale (l'una del 24 maggio in Italia), il tam tam del movimento ha convocato ai piedi del monumento Estela de la Luz (simbolo dell'indipendenza messicana), attraverso i social network una manifestazione dove sono attesi almeno 10mila studenti provenienti da 15 diversi istituti di educazione superiore, secondo quanto spiegano gli organizzatori.

Il piano e' quello di formare un cordone umano per scambiarsi libri. Ci passeremo libri, fanno sapere, perche' ''ci caratterizzano. Sono la nostra arma e il simbolo della nostra lotta''. Ma i partecipanti dovranno portare anche lenzuola bianche, per dimostrare la propria indignazione, lontano dai colori di partito. Tra le loro rivendicazioni, il diritto alla liberta' di espressione, la richiesta di un processo elettorale trasparente, di un Messico capace di rinnovarsi e democratico.

Il movimento e' partito da una protesta studentesca durante la presentazione del candidato alle presidenziali del Partito rivoluzionario istituzionale (Pri), Enrique Pena Nieto, all'universita' Iberoamericana di Citta' del Messico. Di fronte alle accuse del Pri di essere legati ad esponenti di altri partiti, 131 manifestanti hanno girato un video, poi caricato su Youtube, in cui prendono le distanze da qualsiasi colore. Il nome del movimento ''YoSoy132'', diventato un popolarissimo 'ashtag' su Twitter significa, in sostanza, siamo piu' dei 131 del filmato.

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