Zimbabwe, la moglie del vicepresidente accusata di tentato omicidio nei confronti del marito Zimbabwe, la moglie del vicepresidente accusata di tentato omicidio nei confronti del marito

Zimbabwe, la moglie del vicepresidente accusata di tentato omicidio nei confronti del marito

Zimbabwe, la moglie del vicepresidente accusata di tentato omicidio nei confronti del marito
Un selfie del vicepresidente dello Zimbawe Costantino Chiwenga con la moglie Marry Mubaiwa

ROMA – Marry Mubaiwa, moglie del vicepresidente dello Zimbawe Constantino Chiwenga, è stata accusata di tentato omicidio nei confronti del marito nonché di riciclaggio di un milione di dollari e frode. Mubaiwa, descritta dal quotidiano statale Herald come “la moglie separata” di Chiwenga, è stata arrestata ed è comparsa nel tribunale della capitale, Harare, e rimarrà in custodia fino alla prossima udienza prevista per il 30 dicembre.

È accusata di aver tentato di uccidere il marito in Sudafrica a luglio scorso. Quando Chiwenga è stato trasportato a Pretoria, Sudafrica, per cure mediche urgenti, avrebbe insistito affinché rimanesse in hotel e non ricoverato in ospedale, fatto avvenuto successivamente, in seguito all’intervento degli agenti di sicurezza.  

Secondo l’atto d’accusa, Marry Mubaiwa, ex modella, è accusata di aver rimosso una flebo dal braccio del generale mentre era ricoverato in ospedale. L’8 luglio, la donna avrebbe chiesto alla sicurezza di lasciare la stanza e “mentre era sola” con Chiwenga, “ha rimosso illegalmente la flebo e un catetere”, facendolo sanguinare copiosamente.

Avrebbe inoltre costretto il marito a scendere dal letto d’ospedale e cercato di condurlo fuori dal reparto prima di essere intercettata dalla sicurezza ma era riuscita a scappare dall’ospedale. Mubaiwa, accusata di riciclaggio di circa 1 milione di dollari in Sudafrica, ora vive separata dal marito.

Il presidente Emmerson Mnangagwa ha definito la lotta alla corruzione come una priorità assoluta ma i critici e l’opposizione sostengono che la Commissione anticorruzione dello Zimbabwe punta l’attenzione principalmente a chi è considerato un dissidente.

Fonte: Al Jazeera

Gestione cookie