Cronaca

Papa Urbano VIII, ritratto da Caravaggio mai visto prima in mostra a Palazzo Barberini fino al 23 febbraio 2025

Un dipinto di Caravaggio mai visto prima dal pubblico è in mostra nella Sala Paesaggi delle Gallerie Nazionali di Arte Antica a Roma, a Palazzo Barberini, dal 23 novembre 2024 al 23 febbraio 2025.

Si tratta di un ritratto opera del pittore barocco Caravaggio, conservato in una collezione privata da quando è stato scoperto più di 60 anni fa. Viene esposto al pubblico per la prima volta, scrivono Cristiano Corvino e Alvise Armellini di Reuters.

Caravaggio, il cui vero nome era Michelangelo Merisi, era un maestro della tecnica del chiaroscuro per illuminare i suoi soggetti e farli sembrare vivi. Morì nel 1610, poco più che trentenne, dopo una vita turbolenta.

Il suo ritratto di Monsignor Maffeo Barberini, che sarebbe poi diventato Papa Urbano VIII del XVII secolo, un grande mecenate delle arti che aveva tra i suoi protetti lo scultore e architetto Gian Lorenzo Bernini, gli fu attribuito nel 1963.

Un Caravaggio mai visto

Papa Urbano VIII, ritratto da Caravaggio mai visto prima in mostra a Palazzo Barberini, dal 23 novembre 2024 al 23 febbraio 2025 – Blitzquotidiano.it (foto Ansa)

“Da quel momento non è mai stato visto in nessun museo, non è mai stato prestato a una mostra, quindi è la prima volta”, ha affermato venerdì Thomas Clement Salomon, direttore del museo che lo espone.

È uno dei pochi ritratti di Caravaggio sopravvissuti, poiché la maggior parte è andata perduta o distrutta, e sarà esposto dal 23 novembre al 23 febbraio 2025, ha affermato il museo.

“Solo pochissimi specialisti dagli anni ’60 hanno avuto l’opportunità di vederlo di persona, e una cosa è conoscere il dipinto dalle fotografie, un’altra è vederlo di persona e rendersene conto della qualità, del suo potere quasi magnetico”, ha affermato la curatrice Paola Nicita.

Ritratto di un futuro Papa

Si ritiene che il ritratto di Barberini sia stato dipinto a cavallo del XVII secolo e mostra il futuro papa, che entrò in carica nel 1623, seduto e apparentemente mentre impartisce ordini con la mano destra.

Il museo che espone l’opera d’arte è ospitato a Palazzo Barberini, costruito durante il papato di Urbano VIII da Bernini e dal collega architetto barocco Carlo Maderno, e che rimase nelle mani della famiglia fino a dopo la seconda guerra mondiale.

L’attribuzione a Caravaggio risale a Roberto Longhi nell’articolo Il vero “Maffeo Barberini” del Caravaggio, pubblicato nel 1963 sulla rivista Paragone.

L’opera, commenta Insideart, è stata indicata dallo studioso come un elemento fondamentale per comprendere la ritrattistica di Caravaggio. Secondo Longhi, il dipinto, riapparso a Roma senza documentazione, era stato conservato per secoli nella collezione della famiglia Barberini prima di finire in una raccolta privata, probabilmente durante la dispersione del patrimonio negli anni Trenta.

L’attribuzione proposta da Longhi è ancora oggi generalmente condivisa dai principali studiosi di Caravaggio e della pittura del Seicento. Questo prestito rappresenta quindi un’occasione irripetibile per il pubblico e per gli esperti del settore di ammirare un’opera mai esposta prima, che continua a far parte della collezione privata a cui appartiene da decenni. L’esposizione offrirà inoltre l’opportunità di approfondimenti scientifici e critici.

 

 

 

 

 

 

 

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Maria Vittoria Prest