Ai domiciliari da poche ore con l’accusa di aver violentato una ragazza immagine in una discoteca di Roma, è uscito da casa e si è recato in un altro locale dove ha incontrato una ventenne di cui poi avrebbe abusato. Finisce quindi in carcere per evasione e violenza sessuale il pr arrestato nelle scorse settimane dalla polizia.
A notificare la misura di custodia cautelare in carcere sono stati questa volta i carabinieri. L’aggravamento della pena nei confronti del 36enne di origini peruviane nasce dalla denuncia di un’altra giovane che ha raccontato di abusi da parte del pr che ha incontrato in un locale dell’Eur mentre sarebbe dovuto essere ai domiciliari.
Anche in questo caso l’uomo avrebbe offerto da bere alla ragazza che poi avrebbe perso il contatto con la realtà. La ventenne, riconoscendolo dalle foto pubblicate dopo il primo arresto, si è convinta a raccontare tutto ai carabinieri. Sulla base della sua denuncia sono ora in corso indagini.
Acquisiti gli indumenti indossati dalle due giovani quella notte, che verranno analizzati. Intanto per il 36enne si sono spalancate le porte del carcere. L’uomo sarebbe evaso dai domiciliari a poche ore dell’arresto, approfittando anche della indisponibilità del braccialetto elettronico. E l’episodio denunciato dalla seconda ragazza avviene a circa tre mesi dal primo. In quel caso la vittima, che conosceva l’uomo da circa tre anni, era stata ingaggiata per lavorare per lui come ragazza immagine. Quella tra l’11 e il 12 ottobre era per lei la prima serata in un nuovo locale in zona Tiburtina. Ma le cose sarebbero andate diversamente da come aveva immaginato.
La ventenne sarebbe stata prima drogata e poi abusata in un parcheggio vicino alla discoteca dal pr che le aveva offerto quel lavoro. L’uomo le avrebbe offerto prima un bicchiere di prosecco poi un altro drink da bere ‘tutto in un sorso’.
Dopo averlo bevuto la vittima avrebbe iniziato a barcollare e a non ricordare più nulla. La mamma della giovane, intorno alle 3.45, non vedendola ancora a casa le ha scritto un messaggio per avere notizia. Ma la figlia non leggeva il suo messaggio in chat così si è preoccupata.
La donna ha iniziato a monitorare i suoi spostamenti attraverso una App sul cellulare e ha visto che la figlia dopo essere uscita dal locale si sarebbe fermata per quasi un’ora in un posto poco distante dalla discoteca e poi nuovamente in un parcheggio vicino casa. Così è uscita in piena notte per cercare di incontrarla.
Quando l’ha raggiunta li ha visti entrambi scendere dall’auto: lui l’ha salutata in modo cordiale mentre lei era disorientata e barcollava. Il giorno dopo la ventenne accusava dolori e non ricordava molto della serata. Si è recata in ospedale dov’è scattato l’allarme. Pian piano avrebbe iniziato a ricordare quello che era successo e ha formalizzato la denuncia alla polizia.