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Al banchetto di nozze niente acqua, niente antipasti e piatti in ritardo. Società di catering dovrà risarcire gli sposi (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Il matrimonio avrebbe dovuto essere una giornata indimenticabile per una coppia di sposi. Purtroppo, però, la loro esperienza è stata segnata da disagi inaspettati, legati al servizio di catering. La coppia, che aveva pianificato il matrimonio sin da aprile, aveva scelto una location incantevole, immersa nelle colline senesi, e un catering che sembrava promettere un banchetto all’altezza delle loro aspettative. Tuttavia, a causa di numerosi disservizi, quella giornata è stata ricordata per i motivi sbagliati. “Durante il banchetto siamo dovuti addirittura uscire per andare al supermercato a comprare l’acqua perché l’avevano dimenticata”, ha dichiarato uno degli sposi al Corriere della Sera.
Gli errori del catering
Tutto è andato storto sin dall’inizio. Nonostante il contratto firmato e il pagamento anticipato, il catering ha fallito in numerosi aspetti. Il tanto atteso cocktail di benvenuto non è mai arrivato, e neppure l’acqua, che la coppia ha dovuto comprare personalmente. L’antipasto, che avrebbe dovuto essere composto da otto portate, è stato servito solo a due tavoli, mentre per i bambini erano stati richiesti dei seggiolini, ma non sono mai stati forniti. Di conseguenza, i piccoli sono stati costretti a restare in braccio ai genitori durante tutto il pranzo. I disagi non sono finiti qui: i primi piatti sono arrivati in ritardo, il menù per vegani e celiaci non è stato rispettato e, infine, i camerieri non indossavano divise, ma semplicemente abiti normali.
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La reazione degli sposi e la sentenza
Lo stress accumulato durante la giornata ha avuto gravi conseguenze sulla sposa, che ha avuto un malore durante il ricevimento. Questo ha spinto la coppia a prendere la decisione di avviare un’azione legale contro la società di catering. Dopo alcuni giorni, hanno portato il caso in tribunale. Gli invitati hanno confermato le versioni degli sposi, e la giudice Cristina Cavaciocchi, dopo tre anni dall’accaduto, ha emesso la sentenza. La società di catering è stata ritenuta responsabile di un comportamento “immotivato” e “eccessivo”. Per questo motivo, è stata condannata a risarcire gli sposi con una somma di 9.400 euro, oltre ai danni morali e alle spese legali. In totale, l’importo del risarcimento ammonta a 16.000 euro.