Giubileo. Papa Francesco alle 19.17 della vigilia del Natale ha aperto la Porta Santa a San Pietro avviando così l’Anno Santo che si concluderà il 6 gennaio 2026. Una folla di circa 30mila fedeli, provenienti da tutto il mondo, ha partecipato in Vaticano all’evento.
La Porta Santa della Basilica di San Pietro è stata attraversata da fedeli di 54 Paesi dai 5 Continenti dopo il Papa. Fedeli anche da Cina e Iran insieme a delegazioni da tutto il mondo. La cerimonia è stata trasmessa in Mondovisione. Nella basilica autorità politiche, diplomatiche, religiose.
L’Italia era rappresenta dalla premier Giorgia Meloni, dal presidente della Camera Lorenzo Fontana e dalla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli. Accanto a loro il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente della regione Lazio Francesco Rocca, il presidente di Stellantis e Ferrari, John Elkan. Erano altresì presenti i Capitani Reggenti di San Marino e i vertici dell’Ordine di Malta. Il Papa ha seguito il rito in carrozzina. Dopo aver aperto la Porta Santa ha presieduto la Messa Di Natale.
All’Omelia ha detto:” Con l’apertura della Porta Santa abbiamo dato inizio ad un nuovo Giubileo: ciascuno di noi può entrare nel mistero di questo annuncio di Grazia. Questa è la notte in cui la Porta della Speranza si è spalancata sul Mondo; questa è la notte in cui Dio dice a ciascuno: c’è speranza anche per te. C’è speranza per ognuno di noi”.
Ha poi aggiunto:” Ce ne sono tante di desolazioni in questo mondo, pensiamo alle guerre, ai bambini mitragliati, alle bombe sulle scuole e sugli ospedali. La speranza non è morta, e’ viva e non delude. Per ritrovare la speranza perduta, rinnovarla dentro di noi. Non indugiare, non rallentare il passo, ma lasciarsi attirare dalla bella notizia.
La speranza non nasce in questa notte, non tollera l’indolenza del sedentario e la pigrizia di chi si è sistemato nelle proprie comodità. Non ammette la falsa prudenza di chi non si sbilancia per paura di compromettersi e il calcolo di chi pensa solo a se stesso; e’incompatibile col quieto vivere di chi non alza la voce contro il male e contro le ingiustizie consumate sulla pelle dei più poveri”.
Il programma di Papa Francesco è intenso. Due gli appuntamenti chiave: il messaggio di Natale “Urbi et Orbi” (a Roma e al mondo) dalla Loggia esterna della Basilica e la visita, giovedì mattina alle 9, ai carcerati di Rebibbia. Poi rientrerà in Vaticano per guidare a mezzogiorno la preghiera mariana dell’Angelus nella festa di Santo Stefano.
Ingenti le misure di sicurezza dentro e fuori il Vaticano. Durante i controlli di filtraggio, messi in campo dalla Questura, sono stati intercettati sette attivisti verosimilmente riconducibili al movimento ambientalista “Debt for Climate”,un Movimento popolare globale presente in 30 Paesi. Si tratta di tre donne e quattro uomini, di età compresa tra i 20 e 40 anni ( 5 tedeschi, 1 americano, 1 belga). Gli attivisti sono stati bloccati dagli agenti all’altezza di Porta Angelica; avevano con sé uno striscione gonfiabile con diciture pro ambiente.