
Allerta rossa in Emilia per il maltempo, a Bologna scuole chiuse (foto ANSA) - Blitz quotidiano
L’ondata di maltempo in Emilia-Romagna si intensifica e porta con sé gravi rischi per la giornata di domani, 14 marzo. Forti e abbondanti temporali sono previsti su gran parte della regione, in particolare nel Bolognese, pianura e Appennino, con un’allerta rossa diramata per il rischio di piene dei fiumi e la possibilità di frane. Le autorità hanno emesso anche un’allerta arancione nelle province di Modena, Reggio Emilia, Parma, e nella Romagna, interessando la costa e l’Appennino. A Bologna, in via precauzionale, sono state disposte la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le palestre, come annunciato dal sindaco Matteo Lepore.
In seguito all’allerta meteo il Comune di Bologna ha emanato un’ordinanza di evacuazione dei piani interrati, seminterrati e piani terra degli edifici posti in alcune strade dei quartieri Borgo Panigale-Reno, Navile, Porto-Saragozza, Santo Stefano e Savena a partire dalle 22 di oggi e fino al termine dell’emergenza. È obbligatorio, per precauzione, sottolinea il Comune, recarsi ai piani superiori predisponendo quanto necessario per pernottarvi oppure individuando autonomamente alternative praticabili.
Previsioni e rischio idrogeologico
Il bollettino dell’Agenzia regionale per l’ambiente e della Protezione civile segnala che i temporali, particolarmente intensi e persistenti, interesseranno soprattutto la fascia appenninica centro-orientale e la pianura centrale della regione, a partire dalle prime ore del mattino. L’allerta per le piene dei fiumi è estesa dal Reno agli affluenti, con previsioni di innalzamenti dei livelli idrometrici superiori alle soglie di allerta 3 sul fiume Reno e sui suoi affluenti, e superiori alla soglia 2 con possibili superamenti della soglia 3 sui bacini romagnoli. I corsi d’acqua della zona centrale e occidentale sono invece a rischio di innalzamenti prossimi o superiori alla soglia 2 e 1 rispettivamente.
Rischio di frane e erosione
Particolare attenzione va posta all’Appennino, dove è prevista la possibilità di fenomeni di ruscellamento fin dalle prime ore del mattino. Questi potrebbero causare innalzamenti dei livelli idrometrici dei rii e torrenti minori, con rischi di erosione spondale, sedimentazione e trasporto solido. Si prevedono anche diffuse frane superficiali, che potrebbero interferire con le reti stradali e, più localmente, causare frane di maggiore estensione e profondità.