Un sindacato dei Carabinieri, Sim Carabinieri, ha denunciato che diversi militari sono stati costretti a intervenire nei luoghi delle alluvioni per allontanare i curiosi che volevano scattarsi un selfie vicino ai torrenti in piena.
“È inaccettabile che i nostri colleghi che, in Emilia Romagna, con generosa dedizione stanno prestando soccorso alle popolazioni colpite dall’alluvione, siano costretti a deviare il loro intervento per allontanare persone che, stupidamente, hanno raggiunto gli argini dei torrenti a rischio esondazione per farsi un selfie“, ha dichiarato Antonio Serpi, Segretario Generale del SIM Carabinieri.
“In momenti come questi,” prosegue Serpi, “è essenziale che tutte le risorse disponibili siano concentrate su interventi mirati ad aiutare chi è in pericolo. Non possiamo permettere che l’imprudenza e la superficialità di pochi costringano i nostri militari a distogliere la loro attenzione dai compiti prioritari di assistenza e protezione della cittadinanza”.
In alcune località della Bassa Reggiana, continua la nota, tra cui Castelnuovo Sotto, i carabinieri sono stati costretti a intervenire per allontanare persone che si avvicinavano agli argini del fiume, incuranti del pericolo, solo per scattare foto in una situazione di evidente rischio. “In situazioni di emergenza – conclude Serpi – è fondamentale che l’attenzione di chi è impegnato sul campo sia rivolta esclusivamente a chi ha realmente bisogno di aiuto.
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