Amazon nel caos negli Stati Uniti, proprio nel periodo delle vacanze di Natale. Migliaia di lavoratori di Amazon, aderenti al sindacato Teamsters, sono in sciopero in sei diversi impianti in quattro Stati americani. Si tratta dello sciopero contro l’azienda più grande nella storia del Paese.
Amazon, lo sciopero dei lavoratori
“Se il vostro pacco è in ritardo durante le feste, potete dare la colpa all’insaziabile avidità di Amazon. Avevamo dato all’azienda una chiara scadenza per sedersi al tavolo e fare la cosa giusta”. Sono queste le parole di Sean O’Brien, leader dei Teamsters, sindacato degli autotrasportatori di Usa e Canada che ha indetto il grande sciopero.
Questa protesta ha preso forma con veri e propri picchetti nelle strutture di New York, Atlanta, California meridionale, San Francisco e in quelle dell’Illinois. Come dichiara il sindacato in un comunicato, pare che siano almeno 10mila i lavoratori in sciopero, con altri che potrebbero unirsi alla protesta.
Questo sciopero, il più grande di sempre contro Amazon negli Stati Uniti, incombe sul Paese mettendo a rischio le consegne in uno dei periodi più critici, ovvero quello delle feste natalizie. La protesta, che nasce dal sistematico e ripetuto rifiuto dell’azienda di contrattare determinate questioni, ha origine dalla richiesta dei lavoratori di Amazon riguardo ai benefit, agli stipendi più alti e alle condizioni di lavoro più sicure.
La risposta di Amazon
Secondo Amazon, questo sciopero al momento non ha avuto un significativo impatto sull’azienda, sostenendo che i 10mila lavoratori di Teamsters in sciopero rappresentano solo una piccola parte del numero dei dipendenti, che sono circa 1,5 milioni. Inoltre, un portavoce ha affermato che molte delle persone che hanno partecipato alla protesta di fronte agli stabilimenti erano “estranee all’azienda”.