Amazon Prime Video e il doppiaggio automatico con l’intelligenza artificiale, al via la tanto discussa sperimentazione (Fonte Ansa) - Blitz Quotidiano
“L’intelligenza artificiale avrà un impatto disastroso”, direbbero i critici, quelli più scettici e preoccupati. “Pura e semplice evoluzione, il progresso che avanza”, dichiarerebbero i più ottimisti, quelli tra i più idealisti. Come sempre, in una fase intermedia come quella attuale, la verità dovrebbe incastrarsi esattamente a metà, nell’equilibrio di un utilizzo coscienzioso che ad oggi però risulta essere un po’ utopistico, perché legato a un realtà in cui non si è ancora arrivati a sperimentare le effettive potenzialità dell’IA, e la sua portata. Eppure, il futuro che ci attende, lo dicono i fatti, è quello in cui dovremo fare i conti con questa tecnologia, prendere atto della sua presenza, assimilarla, viverla tutti i giorni.
Esistono settori, però, nei quali l’intelligenza artificiale potrebbe rivelarsi inutile, non richiesta e perfino dannosa. Si fa riferimento al mondo dell’arte e più nello specifico a quello cinematografico, dove vive, prospera e si eleva una delle più intense forme della creatività umana, sorretta da una manodopera ancora viva ed efficace. Per sbrigative esigenze produttive, semplice curiosità o il richiamo accattivante delle nuove tecnologie, anche il cinema si è contaminato nella sua forma, al momento in piccole dosi, ricorrendo all’utilizzo dell’IA. Mentre ci attendono zampini tecnologici sempre più vistosi, probabilmente invasivi, di recente Amazon Prime Video ha fatto un passo decisivo proprio in questa direzione, annunciando l’avvio di un programma pilota di doppiaggio assistito dall’intelligenza artificiale, allo scopo di rendere i propri contenuti accessibili a un pubblico sempre più vasto.
Il procedimento è semplice. Prime Video raccoglierà dodici film e serie tv (tra cui Mi Mamá Lora e Long Lost), quelle che ad oggi ancora non dispongono del doppiaggio. Con l’assistenza dell’intelligenza artificiale, ne verrà fornito uno in automatico in inglese e spagnolo latinoamericano. “Crediamo nel miglioramento dell’esperienza dei clienti con un’innovazione IA pratica e utile. Siamo ansiosi di esplorare un nuovo modo per rendere serie e film più accessibili e piacevoli”, ha affermato Raf Soltanovich, vicepresidente della tecnologia di Prime Video e Amazon MGM Studios.
Questa decisione, la cui realizzazione è sulla rampa di lancio, si inserisce in un quadro di perplessità e polemiche molto più ampio, culminato nel 2023 con lo sciopero di attori e sceneggiatori di Hollywood. La loro preoccupazione più grande, mai scemata e che oggi risulta essere la stessa anche dei doppiatori, è di non avere garanzie sul fatto che una macchina possa o meno sostituire il lavoro umano. Al momento, Prime Video sostiene di voler mirare a un approccio ibrido, combinando la professionalità dei doppiatori, e la loro costante supervisione, con l’intervento dell’IA. Assistenza, dunque, non rimpiazzo, ma del futuro non v’è certezza.