America, la violenza è nel Dna, dai film western a Kennedy una scia di morte. Biden dopo l’attentato a Trump ha esclamato a petto in fuori: “Non c’è posto per questa violenza in America!”.
Purtroppo in America, o meglio negli USA, il “posto per questa violenza” c’è e anche troppo: basta guardare un film della mitologia western.
Da Lincoln a Kennedy a Trump, la violenza politica in America
Per poi passare dall’uccisione del presidente Lincoln a quella di John Kennedy e suo fratello Robert all’uccisione del leader nero e Premio Nobel per la Pace Martin Luther , quello di “I have a dream”; dalla polizia che ammazza senza motivo, preferibilmente i neri, alla lunga scia di stragi (anche) nelle scuole grazie alla mania di vendere armi da fuoco anche ai poppanti.
Per non parlare delle vittime della violenza degli USA mietute nel resto del mondo con guerre e colpi di Stato un po’ ovunque nel pianeta e strangolamenti economici tramite sanzioni di tutti i tipi.
Chissà se anche Biden riconoscerà che la sua affermazione è una delle affermazioni più stupide, se non la più stupida, da lui mai fatte.
Nerone, un precedente che fa riflettere
POST SCRIPTUM Trump è tra i pochissimi se non l’unico presidente USA della storia recente che non ha fatto guerre di nessun tipo. Esattamente come Nerone per un lungo periodo è stato tra i pochissimi se non l’unico imperatore romano che non ha fatto guerre significative, preferiva dedicarsi all’arte teatrale e alla musica. Per questo Nerone è stato infamato i tutti i modi perfino addebitandogli falsamente l’incendio di Roma e l’essersi divertito a suonare la cetra mentre l’Urbe bruciava.
L’incendio venne invece provocato dai banchetti che cuocevano cibo all’aperto nella Suburra e venne alimentato furiosamente dal fatto che l’Urbe era composta quasi interamente da case, palazzine e costruzioni varie in legno.
Nerone per organizzare le iniziative per lo spegimento dell’incendio tornò apposta e di corsa dalla località marina di Anzio.
La cetra la suonò esausto in una pausa del suo affannoso organizzare la lotta alle fiamme e i soccorsi. Ed è merito di Nerone se in seguito Roma venne man mano ricostruita con abitazioni e costruzioni varie in mattoni e pietre anziché di nuovo in legno.
Nerone secondo la congiura ordita dal senatore Pisone nella sua villa a Baia, nei Campi Flegrei, avrebbe dovuto morire accoltellato al Circo Massimo durante i giochi a lui dedicati. Invece, deposto qualche tempo dopo dal senato, finì col suicidarsi pugnalandosi alla gola con l’aiuto del suo segretario Epafrodito.