Il verdetto sulle presunte apparizioni di Medjugorje è ormai imminente, ma non sarà definitivo. Dopo anni di attesa, la Santa Sede annuncerà la sua decisione, giovedì, in merito a questo fenomeno che ha attirato milioni di pellegrini dal 1981. Tuttavia, è già chiaro che il giudizio non sarà risolutivo. La conferenza stampa che la Santa Sede ha convocato parla di “esperienza spirituale di Medjugorje”, evitando il termine “apparizioni”, il che suggerisce che non vi sarà un riconoscimento della soprannaturalità del fenomeno.
La parola chiave del verdetto sarà “prudenziale”. Il cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, ha già chiarito, alcuni mesi fa, che le nuove norme in materia di “fenomeni presunti soprannaturali” mirano a una conclusione prudente. Questo significa che la Chiesa non riconoscerà ufficialmente la soprannaturalità delle apparizioni di Medjugorje, ma allo stesso tempo non le boccerà del tutto. Si tratterà di una via di mezzo che, pur non riconoscendo il fenomeno come autentico, non impedirà i pellegrinaggi dei fedeli. La decisione sarà accompagnata da un’approfondita valutazione che terrà conto della fede popolare e delle conversioni spirituali che Medjugorje ha generato nel corso degli anni.
Dal 1981, sei giovani di Medjugorje, una località della Bosnia-Erzegovina, affermano di aver visto la Madonna, un evento che ha portato milioni di persone a visitare il sito e a riferire numerose conversioni. Tuttavia, la questione è delicata per la Chiesa. La commissione istituita da Benedetto XVI, guidata dal cardinale Camillo Ruini, ha riconosciuto come credibili solo le prime sette apparizioni. Papa Francesco, dal canto suo, ha espresso dubbi sulle successive apparizioni, che continuano tutt’oggi, affermando che non si può considerare la Madonna come un “postino” che invia messaggi quotidiani per decenni. Tuttavia, ha anche sottolineato l’importanza della “pietà popolare”, riconoscendo il valore delle conversioni che avvengono a Medjugorje.
La Santa Sede, per evitare controversie simili in futuro, ha introdotto nuove regole per la valutazione delle presunte apparizioni. Queste prevedono un approccio più “prudenti”, che non si limitano a confermare o negare la soprannaturalità di un evento, ma permettono di riconoscere, con un nulla osta, la possibilità di culto e pellegrinaggi. Tuttavia, solo il Papa può dichiarare ufficialmente un fenomeno come “soprannaturale”. Nel caso di Medjugorje, ci si aspetta un giudizio intermedio, che permetta ai fedeli di continuare a visitare il luogo e praticare il culto, pur mantenendo un certo livello di cautela nei confronti delle apparizioni.
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