
Assolto il papà no vax che allontanò i figli dalla madre perché "era diventata radioattiva dopo il vaccino" (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Il pubblico ministero Letizia Ruggeri aveva chiesto una condanna a tre anni per un padre 49enne, riconoscendogli un vizio parziale di mente. I suoi avvocati difensori, invece, ne chiedevano l’assoluzione. Il collegio giudicante, composto da Patrizia Ingrascì (presidente), Laura Garufi e Francesca Mazza, ha accolto quest’ultima richiesta, assolvendolo perché il fatto non costituisce reato.
Le accuse di maltrattamenti psicologici
L’uomo era accusato di maltrattamenti psicologici nei confronti dei suoi figli minorenni. Nel 2022, era già stato prosciolto perché il fatto non sussisteva, ma un ricorso del pubblico ministero aveva portato al processo. Secondo l’accusa, l’imputato si presentava ai figli come “colui che è eterna essenza incarnata” e li dissuadeva dall’uso di farmaci e vaccini, sostenendo teorie complottiste.
Il 49enne aveva convinto i figli a non avvicinarsi alla madre dopo il vaccino anti-Covid, definendola “radioattiva”. Si opponeva alla scuola, ritenendo dannoso l’uso della mascherina. Li avrebbe anche spinti contro la madre con messaggi e ordini precisi.

La sentenza e le conseguenze
Difeso dagli avvocati Paolo Sorlini e Paola Suglia, a margine di un’udienza l’imputato aveva fatto intendere che la sua versione fosse diversa da quella riferita in aula dall’ex moglie. “Nel 2016 mio marito (la coppia è separata dal 2017) andò alla fiera dell’Oriente a Milano, tornò sostenendo che una persona gli avesse detto che aveva un’aurea, un segno da veggente. Si è paragonato a Matrix, quello del film”, aveva riferito la donna. Alla domanda se l’ex marito facesse parte di una setta, la donna aveva risposto di sì: “Raggio di luce attiva e Tribunale popolare terra lombarda”.
L’uomo ha comunque perso la responsabilità genitoriale e ha il divieto di avvicinamento.