Una donna di 44 anni è stata attaccata e uccisa da un coccodrillo mentre lavorava in una piantagione di palme da olio sull’isola del Borneo, nell’Indonesia centrale. Secondo le autorità locali, la vittima si trovava insieme a un collega quando l’animale ha improvvisamente iniziato a inseguirli. Durante l’attacco, il coccodrillo ha morso la donna alla mano sinistra, trascinandola in un fosso. Il collega ha tentato disperatamente di salvarla, ma senza successo, e ha poi allertato la polizia del distretto costiero di Ketapang.
Le ricerche si sono concluse dopo 90 minuti, quando il corpo della vittima è stato ritrovato. Il coccodrillo, ancora con i resti umani nelle fauci, è stato avvistato dagli agenti durante l’operazione, come riportato dal capo della polizia locale, Bagus Tri Baskoro.
Un’isola contesa tra natura e attività umane
Il Borneo, un’isola condivisa tra Brunei, Malesia e Indonesia, è conosciuto per la sua ricca biodiversità, ma è anche teatro di un intenso sfruttamento umano. Piantagioni di palma da olio e massicci interventi di disboscamento stanno riducendo le foreste pluviali, mettendo in pericolo sia la fauna selvatica che gli esseri umani.
I precedenti: la “vendetta” contro i coccodrilli
L’Indonesia è abitata da diverse specie di coccodrilli, noti per attacchi letali contro l’uomo. Nel 2018, nella provincia di Papua, una comunità locale ha massacrato circa 300 coccodrilli per vendicare un residente ucciso. Episodi di questo genere evidenziano la tensione crescente tra uomini e animali in un territorio sempre più ridotto.