Attacco di Hacker filorussi, colpiti i siti del Governo e altre istituzioni per rappresaglia all’Italia che sostiene Kiev.
Caos italiano. Non bastavano il caos ferrovie, il giravolta di Zuckerberg (ha chiuso i programmi per le minoranze), le grane del capodanno islamista in Duomo a Milano, le bombe carta sugli agenti ai cortei di solidarietà per Ramy, l’assalto in Piemonte di un gazebo di FdI, il giro di vite per chi entra nello stato del Vaticano con l’inganno (stretta del Giubileo, il Vaticano ha blindato i confini).
Ora si è registrato nell’ultimo weekend l’ennesimo attacco degli hacker filorussi : ancora una volta siti italiani sono finiti nel mirino dei pirati on line di Noname. Colpiti i siti del Governo e di altre istituzioni. I pirati hanno giustificato il loro intervento: ”Meloni sostiene Kiev.”
Dopo la visita del leader ucraino Zelensky, puntuale è spuntato il raid che ha recapitato esplicite motivazioni a corredo dell’ultimo cyber attacco contro il nostro Paese. Stavolta a doversi difendere sono stati il Ministero degli Esteri, quello delle Infrastrutture, la Consob, i Carabinieri, la Marina, l’Aeronautica e alcune aziende di trasporto pubblico.
Immediata la reazione dei target che ha consentito una pronta uscita dall’emergenza con disagi limitati: decisivo il monitoraggio operato del Cnaipic (centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche). I progressi compiuti nel rispondere al pericolo denotano competenze in progresso. Restano però le azioni criminali che si nutrono di motivazioni squisitamente politiche. E non è finita qui.
E’ da tempo che gli hacker filorussi tengono l’Italia sotto mira per dichiarata rappresaglia all’appoggio italiano all’Ucraina. Conferma Giuseppe Mocerino:” Negli ultimi mesi il nostro Paese è stato al centro dell’attenzione, con una serie di attacchi mirati alle banche e aziende di telecomunicazioni. Attacchi che hanno causato interruzioni dei servizi, furti di dati sensibili e danni finanziari notevoli. Solo alcune realtà bancarie già in possesso di tecnologie di difesa “Geolocking” hanno reso possibile il non totale oscuramento dei siti”.
La domanda è: dove vogliono arrivare i pirati con questi ripetuti attacchi? La nostra agenzia per la Cybersicurezza non ha dubbi: l’obiettivo dei pirati è creare caos. Cercano visibilità politica. Gli attivisti filorussi operano azioni di disturbo per dare massimo risalto alle loro campagne. Sono attacchi dimostrativi che vengono puntualmente rivendicati.
Come fermare le loro incursioni? Gli esperti italiani non hanno dubbi: la prevenzione si attua bloccando gli accessi dai Paesi sospetti. Una parola.