“Sono italiano e faccio l’informatico a Montecitorio. Ma nessuno mi affitta casa per il colore della pelle”. Questa la denuncia di Babacar Cisse, un 28enne nato in provincia di Frosinone e di origini senegalesi.
Babacar Cisse studia ingegneria informatica all’università di Tor Vergata ed è un informatico alla Camera dei Deputati. Ma nonostante tutto non riesce a trovare una stanza in affitto.
Le parole di Babacar Cisse
Di camere ne ha viste tante, ammette Cisse in una intervista a Repubblica., “ma alcune non le ho nemmeno viste, perché a fine chiamata basta dire il mio nome per far sorgere qualche problema”. Appena i proprietari o gli agenti immobiliari capiscono che le sue origini non sono italiane, racconta, “non rispondono più”.
“Se arriviamo a vedere l’appartamento – continua – mi fanno fare un giro velocemente e poi non si fanno più trovare. Oppure, casualmente, l’hanno affittata subito dopo”.
Nell’intervista Cisse ammette che con il tempo è riuscito a superare i commenti razzisti della gente: “Prima ci soffrivo di più. Poi ho preso consapevolezza che io sono davvero italiano, non mi manca niente. Mi fa imbestialire però il dover sempre dimostrare di essere abbastanza italiano, come anche che i locatori non provino a conoscermi, a capire quanto io sia una persona per bene, con tutti i requisiti in regola”.
E continua spiegando le differenze con il Senegal: “Lì, per dire, le persone sono molto più aperte. Quando molti affittuari mi vedono, invece, nella loro testa invece scatta solo l’idea che io pagherei in ritardo, che non avrei un lavoro stabile e che io sia “qui in Italia” solo per fare danni”.