A causa del maltempo che si è abbattuto su Palermo e la provincia, una barca a vela di circa 50 metri con 22 persone a bordo è affondata intorno alle ore 5 di oggi, lunedì 19 agosto, nel tratto di mare davanti a Porticello nel comune di Santa Flavia a circa 17 chilometri da Palermo. In 15 sono stati salvati dalle motovedette della Guardia Costiera e dai Vigili del Fuoco. Un corpo è stato recuperato senza vita: si tratta del cuoco, l’unico membro dell’equipaggio che era tra i dispersi. Sono in corso al largo di Porticello le ricerche degli altri sei dispersi che erano a bordo della barca a vela affondata. Tra loro si trova il tycoon inglese Mike Lynch. I Vigili del Fuoco hanno inviato anche un elicottero per perlustrare dall’alto la zona.
L’imbarcazione si chiama “Bajesian” e batte bandiera inglese. Ora si trova a 49 metri di profondità. Si sta cercando di ispezionare lo scafo per cercare gli altri dispersi della tragedia e si teme per i 18mila litri tra combustibile e olii presenti nei serbatoi che ora potrebbero finire in mare.
La “Bajesian” ha una capacità totale di 58mila litri. Nel momento della tragedia, a bordo c’erano 10 membri di equipaggio e 12 passeggeri, di nazionalità britannica, americana e canadese. Le indagini sono condotte dalla Capitaneria di Porto. Nelle prossime ore sarà sentito il comandante al momento è molto provato da quanto successo. La barca, la sera di domenica aveva preso il largo e si era posizionata davanti al porto di Porticello.
I sommozzatori dei Vigili del Fuoco e i militari della Capitaneria hanno soccorso una bambina di un anno e sua madre che erano in acqua. Mamma e figlia sono state trasportate insieme all’ospedale dei Bambini di Palermo. Il padre è stato portato all’ospedale Civico mentre altre 5 persone sono state soccorse al punto territoriale di emergenza di Bagheria.
Charlotte, 35 anni, è la mamma di Sofia, la piccola di un anno che si è salvata. All’Ansa ha raccontato: “Per due secondi ho perso la bimba in mare, poi l’ho subito riabbracciata tra la furia delle onde. L’ho tenuta forte, stretta a me, mentre il mare era in tempesta. In tanti urlavano. Per fortuna si è gonfiata la scialuppa di salvataggio e in 11 siamo riusciti a salirci sopra”. Si trovava sulla barca insieme al marito, ai colleghi di una società di Londra e ad alcuni parenti. Adesso si trova all’ospedale dei Bambini nella stanza della figlia. La piccola sta bene, mentre la mamma ha solo un’escoriazione che è stata curata con alcuni punti di sutura.
I medici dell’Ospedale dei Bambini hanno messo in contatto con una video chiamata la famiglia. Nel reparto verrà messa a disposizione una stanza per accogliere la famiglia prima del trasferimento in albergo. La donna ha raccontato ancora: “E’ stato terribile. In pochi minuti la barca è stata investita da un fortissimo vento ed è affondata poco dopo”. I medici hanno spiegato che mamma e figlia sono però molto scosse. Per questa ragione, l’ospedale ha messo a disposizione degli psicologi.
L’imbarcazione era in rada con l’ancora abbassata non lontano dal porto. Il nubifragio ha spezzato l’imponente albero a vela provocando uno sbilanciamento dell’imbarcazione. I primi a soccorrere i passeggeri e l’equipaggio della barca a vela Bayesan colata a picco in rada sono stati i membri dell’equipaggio della Sir Robert B.P., una nave a vela battente bandiera olandese che si trovava proprio vicino a quella affondata. Sono stati loro a mettere in salvo i 15 sopravvissuti. Questo il racconto del capitano eroe Karsten Börner: “Volevano rientrare in porto ma abbiamo visto brutto tempo e abbiamo cercato di stabilizzare la barca, poi abbiamo visto un’altra barca che stava affondando, accanto a noi e abbiamo subito prestato soccorso”.
Anche la nave olandese si è imbattuta nel nubifragio. Prosegue nel racconto il capitano della Sir Robert B.P: “Stavamo pianificando di andare al porto dell’Arenella a Palermo ma siamo stati investiti da una tempesta. Abbiamo provato a tenere la posizione con i motori accesi. Poi abbiamo capito che la barca accanto alla nostra non c’era più”. A questo punto, spiega Börner, sono partiti i soccorsi: “Abbiamo visto un razzo rosso di segnalazione provenire dalla zona della barca, così io e il mio primo ufficiale siamo saliti sul tender e siamo andati a prestare soccorso. Abbiamo recuperato 15 naufraghi, compresa una bambina. Dopo avere lanciato l’allarme sono arrivate anche le unità della Guardia Costiera. Sentivamo delle urla, abbiamo continuato a perlustrare la zona ma non abbiamo trovato nessuno oltre i 15 superstiti già soccorsi”.
Oltre al racconto del capitano della nave olandese, ci sono varie testimonianze da terra. Un uomo racconta quello che ha visto da Porticello: “Quell’imbarcazione era tutta illuminata. Verso le 4.30 di mattina non c’era più. Una bella imbarcazione dove c’era stata una festa. Una normale giornata di vacanza trascorsa in allegria in mare si è trasformata in tragedia. L’imbarcazione non era distante dal porto. Bastava poco per alzare l’ancora e dirigersi in porto. Evidentemente sono stati sorpresi dalla burrasca che si è abbattuta improvvisamente e non sono riusciti ad evitare l’affondamento”.
Pietro Asciutto è invece un pescatore sempre di Porticello. All’Ansa ha raccontato che la barca è scomparsa all’improvviso: “Ero a casa quando c’è stata la tromba d’aria. Ho chiuso subito tutte le finestre. Poi ho visto l’imbarcazione, aveva un solo albero, era molto grande. L’ho vista affondare all’improvviso. Poco dopo sono sceso (…) per vedere meglio cosa stesse accadendo. La barca galleggiava ancora, poi d’un tratto è scomparsa. L’ho vista affondare con i miei occhi”. A seguire la furia del vento che ha colpito Porticello in un video girato al porto.
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