I portelloni del Bayesian – il maxi yacht affondato il 19 agosto al largo della Sicilia con a bordo fra l’altro il suo proprietario, il miliardario britannico Mike Lynch – apparivano chiusi “pochi minuti” prima della tragedia. Almeno secondo una fotografia pubblicata da Itv, uno dei canali della tv pubblica del Regno Unito.
Il maxi yacht affondato il 19 agosto al largo della Sicilia
L’immagine, in particolare, mostra il portellone principale dell’imbarcazione chiuso, e secondo Itv, sarebbe stata ripresa circa un quarto d’ora prima dell’affondamento del lussuoso vascello nel mare in burrasca. Per vari media britannici – fra cui il Times – si tratta di “una smentita” dell’ipotesi di un incidente causato da errore umano, in seguito alla presunta dimenticanza di portelloni aperti da parte dell’equipaggio.
Ipotesi sostenuta dal costruttore italiano dello yacht, il quale da parte sua contesta che la foto in questione sia stata in effetti scattata a ridosso dell’incidente. Nell’affondamento del Bayesian sono morti Lynch – magnate della cyber sicurezza uscito assolto pochi mesi fa a sorpresa da una clamoroso processo per presunta truffa negli Usa, e collegato per ragioni di business con il modo dell’intelligence britannico e americano oltre che di altri Paesi come Israele – sua figlia, uno dei suoi avvocati e un amico businessman (testimone chiave a discarico nel processo americano) con le rispettive mogli.
I segreti, il processo, l’intelligence
Nonché un solo membro dell’equipaggio, il cuoco. Si sono invece salvati altri membri dello staff di bordo – al momento indagati dalla procura di Termini Imerese, a cominciare dal comandante – oltre alla moglie e alla seconda figlia di Lynch. La vicenda è al centro di congetture di ogni tipo, mentre si attende il recupero della barca e quello eventuale della memoria informatica contenente presumibili segreti d’affari da cui pare che il magnate non si separasse mai.
Ma anche di una possibile battaglia legale – sul pagamento dei danni e sui risarcimenti dell’assicurazione – fra il costruttore e la società armatrice, ereditata dalla vedova di Lynch, responsabile d’ipotetiche negligenze dell’equipaggio.