Cronaca

Bimba dimenticata in auto morta per il caldo: il padre indagato, inchiesta sul seggiolino

L’indagine sulla tragica morte della bimba di Marcon, dimenticata nell’auto dal padre, si è concentrata sull’ipotesi di omicidio colposo. L’autopsia è prevista per martedì 23 luglio. Gli inquirenti stanno esaminando il dispositivo di protezione obbligatorio per legge dal 2020, che avverte con un allarme della presenza del bambino in auto in caso di chiusura con il seggiolino ancora occupato. Verranno inoltre condotte verifiche sul veicolo e sulle dichiarazioni rilasciate dal padre.

L’allarme dei colleghi

La scoperta della piccola è avvenuta tra le 12 e le 13 grazie ai colleghi del padre durante la pausa pranzo. L’auto era parcheggiata nel parcheggio della ditta di Marcon, e con le temperature elevate, l’abitacolo è diventato rovente. I colleghi hanno immediatamente dato l’allarme e molti lavoratori delle aziende vicine sono intervenuti. Tuttavia, nonostante il disperato tentativo di portare la bambina al pronto soccorso, non c’è stato nulla da fare. I carabinieri sono intervenuti per calmare il padre sotto choc. L’azienda del padre ha espresso il proprio cordoglio, rimanendo chiusa in segno di rispetto. In una nota, il team ha manifestato profondo dolore per l’accaduto e ha espresso le proprie condoglianze alla famiglia.

Bimba dimenticata in auto morta per il caldo: il padre indagato, inchiesta sul seggiolino (foto ANSA) – Blitz quotidiano

I legali del padre

I legali del padre, Giorgio Pietramala e suo figlio Luca, hanno dichiarato che l’uomo è distrutto dal dolore e ha ricevuto assistenza psicologica insieme alla moglie. Gli avvocati hanno sottolineato che è ancora presto per formulare un’ipotesi difensiva e che gli accertamenti tecnici sono in corso per determinare cosa non abbia funzionato. La bambina era attesa al nido, ma in pochi minuti di tragitto, il padre ha dimenticato di portarla, lasciandola invece in macchina.

Il parroco della chiesa di Sant’Elena di Zerman, don Paolo, ha espresso il suo profondo dolore per la tragedia che ha colpito la famiglia, sottolineando l’importanza di una vicinanza silenziosa e rispettosa in un momento così difficile. Il sacerdote ha parlato dell’immenso dolore che solo chi è genitore può comprendere e ha invitato alla riflessione per costruire relazioni più autentiche.

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Filippo Limoncelli