
Bimba investita fuori dall'asilo da 7 anni in coma vegetativo: un anno alla donna che la travolse, 2 e mezzo alla maestra (foto ANSA) - Blitz quotidiano
La Corte d’Appello di Roma ha confermato le sentenze emesse dal tribunale di Velletri riguardo al tragico incidente che, il 7 agosto 2018, ha coinvolto la piccola Lavinia Montebove. La bambina, all’epoca di soli 16 mesi, venne investita da un’auto nel parcheggio dell’asilo nido “La Fattoria di Mamma Cocca”, rimanendo da allora in stato vegetativo. Confermate le condanne per la maestra, che dovrà scontare due anni e sei mesi per lesioni colpose gravissime stradali e abbandono di minore, e per l’investitrice, condannata a un anno con sospensione della patente.
Le richieste della Procura e la parte civile
Durante il processo d’Appello, il procuratore generale Carlo Paolella ha sottolineato la prevedibilità della tragedia, ribadendo la necessità di confermare le condanne: “Una tragedia evitabilissima, chiedo con la ragione e col cuore che la sentenza di primo grado venga confermata”. L’avvocato di parte civile Cristina Spagnolo, rappresentante dei genitori di Lavinia, ha denunciato la negligenza della maestra, accusandola di aver gestito i bambini con “sciatteria e superficialità”.
Il dolore e la giustizia per Lavinia
Massimo Montebove e Lara Liotta, genitori della bambina, hanno accolto la sentenza come un passo importante verso la giustizia: “Questa decisione riconosce la correttezza di quanto stabilito in primo grado e rende giustizia a Lavinia. Nessuno ci ridarà la nostra bambina com’era prima, ma almeno è stato accertato che c’è stata una responsabilità. La nostra richiesta è sempre stata quella di verità, mai di vendetta”.