“Strage operaia e disastro ambientale: due facce della stessa medaglia”. Così in una nota il sindacato USB commenta l’incidente avvenuto questa mattina a Calenzano (Firenze).
“Il danno ambientale e alla salute dei cittadini è evidente, il fumo tossico avrà sicuramente ripercussioni per gli abitanti della piana anche nei prossimi giorni. Si tratta dell’ennesima ferita inflitta al nostro territorio. Un disastro terribile e, ancora una volta, non è possibile dire che si sia trattato di una fatalità. I rischi di esplosione del deposito infatti si conoscevano bene e da anni. Non si deve parlare di incidente, è l’ennesimo atto di guerra contro lavoratrici, lavoratori, cittadine e cittadini”, scrive il sindacato.
“Basta con il finto cordoglio! Governo, imprese e associazioni di rappresentanza devono assumersi le proprie responsabilità: imprenditori che pensano solo al profitto agendo al massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro sono conseguenze di scelte ben precise, non sono una fatalità. Per questo nei mesi scorsi abbiamo chiesto l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravi e gravissime. Per questo – ricorda ancora Usb – il prossimo 13 dicembre, abbiamo proclamato lo sciopero generale e generalizzato, contro la manovra del governo Meloni, il governo della guerra e dei tagli allo stato sociale”.