Roma si prepara a trasformare un problema in un’opportunità gastronomica: entro la fine dell’anno, la carne dei cinghiali catturati nei parchi cittadini sarà disponibile per il consumo. La decisione è stata annunciata da Monica Lucarelli, assessora alle Attività Produttive di Roma Capitale, che ha svelato un progetto innovativo volto a sfruttare la presenza dei cinghiali in città. Questo programma mira a creare una filiera di carne di selvaggina certificata, sicura e controllata, con l’obiettivo di offrire un prodotto di alta qualità e generare benefici economici e sociali.
Controlli e certificazioni: nessun rischio di peste suina
La sicurezza alimentare è una priorità per il progetto. Nonostante le preoccupazioni per la peste suina, le autorità garantiscono che non ci sono rischi per la salute pubblica. I veterinari delle Asl regionali saranno responsabili del controllo e della certificazione della carne. Ogni pezzo di carne sarà etichettato con informazioni dettagliate riguardanti la zona di cattura, macellazione e distribuzione, assicurando così trasparenza e sicurezza per i consumatori. Questa misura è destinata a tranquillizzare il pubblico e garantire che solo carne di alta qualità raggiunga i consumatori.
Il progetto: da problema a risorsa
Il progetto, avviato dal Centro Carni, punta a trasformare i cinghiali, che sono stati un problema per le aree verdi della città, in una risorsa preziosa. La carne di selvaggina sarà regolamentata per mantenere elevati standard etici e qualitativi. La selezione delle aree di cattura esclude le zone rosse colpite dalla peste suina, come via della Storta, via Cassia e Raccordo, circonvallazione Clodia, via Cipro e via Baldo degli Ubaldi. Questo approccio mira a garantire che il progetto non solo risolva un problema ambientale ma contribuisca anche alla creazione di una filiera alimentare sostenibile e vantaggiosa per la comunità.