Cronaca

Col coltello alla festa cittadina: tre morti e feriti a Solingen in Germania, caccia a un arabo. E’ terrorismo

E’ ancora caccia all’uomo in Germania, con un grande dispiegamento di forze, per individuare e catturare l’uomo che ieri sera ha accoltellato a caso dei partecipanti a una festa per i 650 anni dalla fondazione della città di Solingen uccidendo 3 persone e ferendone altre 9.  Secondo Bild, la polizia “parla di un attacco terroristico”.

La polizia “parla di un attacco terroristico”

Alcuni testimoni avevano descritto l’accoltellatore, che ha aggredito improvvisamente alcune persone davanti a un palco, un uomo dall’aspetto arabo, ma la circostanza non è stata ancora confermata. L’attacco – riporta Bild – è avvenuto intorno alle 21:45, Fronhof, nel centro di Solingen, dove suonavano dei gruppi dal vivo. Le vittime sarebbero una donna e due uomini originari di Solingen e Düsseldorf.

L’uomo avrebbe puntato il coltello deliberatamente al collo delle sue vittime, e questo fa ritenere alla polizia – aggiunge il sito tedesco – che si tratti di un atto terroristico e non di un gesto di follia.

“L’aggressore ha pugnalato persone a caso con un coltello – ha detto a Bild l’ispettore capo Sascha Kresta, portavoce della polizia di Wuppertal – . Ecco perché attualmente presupponiamo un attacco terroristico. Al momento si contano tre vittime ferite a morte, cinque ferite gravi e altre persone sotto shock. Un gran numero di persone sono coinvolte nelle ricerche, mentre sono proseguite per l’intera notte le indagini della scientifica e le interviste ai testimoni”.

Si contano tre vittime ferite a morte, cinque ferite gravi

La festa cittadina è stata annullata dopo l’attacco e un elicottero della polizia sorvola l’area transennata. A Solingen si trovano unità pesantemente armate con circa 40 veicoli speciali provenienti da tutta la Renania Settentrionale-Vestfalia. Gli incroci stradali sono stati chiusi e ai residenti è stato chiesto di rimanere nelle proprie case ed evitare il centro città. Una unità di crisi è stata allestita temporaneamente in un bar.

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Amedeo Vinciguerra