Come è stata uccisa Liliana Resinovich, è morta soffocata da una manovra chokehold (foto ANSA) - Blitz quotidiano
La relazione medico-legale, commissionata dalla Procura, ha rivelato la presenza di lesioni multiple sul volto di Liliana Resinovich, distribuite sia sulla parte anteriore che sui lati destro e sinistro, oltre che sulla mano destra. In totale, sono stati riscontrati quattro “poli d’urto” distinti, escludendo categoricamente l’ipotesi di una caduta accidentale.
I periti hanno escluso la possibilità di un evento accidentale, come una caduta, poiché le lesioni riscontrate sono troppo numerose e distribuite in modo non compatibile con un singolo impatto. La relazione sottolinea che sarebbe stato necessario un movimento “rocambolesco” per causare tali lesioni, con il volto che avrebbe dovuto urtare più volte contro una superficie piana o ottusa.
La causa della morte di Liliana Resinovich sarebbe stata un “chokehold”, una manovra di iperflessione o iperflessione combinata con forze di rotazione del segmento cervico-toracico. In termini più semplici, si tratterebbe di una manovra di afferramento da tergo, con l’incavo dell’avambraccio dell’aggressore che avvolge il collo della vittima.
La manovra di soffocamento avrebbe causato una frattura perimortale alla vertebra toracica T2, una lesione avvenuta poco prima o poco dopo il decesso. La relazione medico-legale ipotizza un contesto di colluttazione, con Liliana che avrebbe tentato di divincolarsi e l’aggressore che avrebbe cercato di immobilizzarla.