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Condannato all'ergastolo il 18enne che a Southport in Inghilterra uccise a coltellate tre bambine (foto Ansa) - Blitz Quotidiano
La Liverpool Crown Court ha condannato all’ergastolo Axel Rudakubana, il 18enne imputato per l’atroce strage di bambine perpetrata a coltellate il 29 luglio 2024 a Southport, nel nord dell’Inghilterra, suscitando l’orrore dell’opinione pubblica britannica.
Rudakubana uccise tre bambine e ne ferì altre otto, oltre a due adulti. All’eccidio fece seguito, lo scorso agosto, un’ondata di diffusi disordini anti-immigrazione, alimentata dall’iniziale silenzio delle autorità riguardo al sospetto di terrorismo a carico del giovane.
Il verdetto è stato emesso ieri, giovedì 23 gennaio, nonostante il calendario iniziale fosse stato fissato su un arco di varie settimane di udienze. L’imputato si è riconosciuto colpevole in extremis, nei giorni scorsi, di tutti i capi d’accusa: tre omicidi, dieci tentati omicidi, il possesso illegale di un coltello, la detenzione di un quantitativo di ricina e la violazione delle norme antiterrorismo, contestata in seguito al ritrovamento nel suo computer dei contenuti di un manuale di addestramento di Al Qaida.

Il giovane è un cittadino britannico nato in Galles ed è figlio di rifugiati ruandesi. Quando ha compiuto la strage era minorenne. Dopo la condanna, è stato trasferito dal carcere in ospedale per alcuni controlli, dopo che uno degli avvocati della difesa ha dichiarato che il ragazzo si è rifiutato di mangiare e bere nelle ultime settimane. Mentre era alla sbarra, a un certo punto, Rudakubana ha urlato di essere malato chiedendo l’assistenza di un infermiere. Poi ha detto di non “poter continuare”, evocando un dolore al petto, ed è stato portato fuori dall’aula.
Il giudice Julian Goose ha comunque stabilito che il processo poteva andare avanti, e la procuratrice Deanna Heer ha avviato l’illustrazione dell’atto di accusa, con dettagli atroci e scabrosi sull’aggressione di luglio, rivelando, tra l’altro, come Axel avesse detto alla polizia subito dopo l’arresto di essere “contento” di aver ucciso delle bambine.