
Cosa avviene nel Joint research centre sul Lago Maggiore sorvolato nei giorni scorsi da un drone russo (foto Ansa) - Blitz Quotidiano
Un drone russo ha sorvolato il Joint research centre della commissione europea che si trova ad Ispra, sul Lago Maggiore. Queste ombre da guerra ibrida sui cieli italiani hanno fatto subito scattare le indagini del pool antiterrorismo della procura di Milano e gli accertamenti dei servizi italiani.
Il velivolo elettronico sarebbe stato intercettato da un sistema di rilevazione di radiofrequenze che avrebbe indicato un apparecchio di fabbricazione russa. La tipologia non è tuttavia di quelle che hanno la capacità di viaggiare per molti chilometri, quindi sarebbe eventualmente partito da una base non lontana dall’area che avrebbe sorvolato.
E mentre le indagini proseguono vediamo però nello specifico cosa è questo Centro Comune di Ricerca situato a Ispra, di cosa si occupa e perché potrebbe essere “spiato” da potenze straniere e potenzialmente ostili.

Il Joint research centre di Ispra rappresenta il terzo sito più grande della Commissione europea dopo Bruxelles e Lussemburgo. Sul sito si legge che è stato fondato nel 1960 come luogo adibito alla ricerca nucleare. Attualmente è considerato uno dei principali campus di ricerca in Europa, dotato di numerosi laboratori e infrastrutture all’avanguardia.
Il personale del sito di Ispra lavora su due campi: la ricerca non nucleare e quella nucleare. Quella non nucleare si occupa di risorse sostenibili e trasporti, spazio, sicurezza, migrazione, salute e protezione dei consumatori, efficienza energetica e cambiamento climatico, crescita e innovazione. Quello che ha a che fare con la ricerca nucleare si occupa invece di salvaguardie nucleari, della non proliferazione e della sicurezza nucleare.
L’Europa Science Experience a Ispra è un luogo aperto al pubblico. Al suo interno si organizzano iniziative di educazione e formazione per le scuole e per le università attraverso progetti sia digitali che in presenza, corsi online gratuiti e seminari digitali.
Il drone di fabbricazione russa
La struttura di ricerca dell’Ue ha intercettato il drone che avrebbe sorvolato la zona per cinque volte nell’ultimo mese. Il Centro comune di ricerca europeo ha avviato un progetto di ricerca proprio sugli aspetti della sicurezza dei droni e i responsabili hanno poi segnalato quanto stava accadendo facendo scattare controlli più approfonditi.
L’obiettivo principale è di fugare qualsiasi sospetto che alla base di questa vicenda possano esserci tentativi di spionaggio di obiettivi sensibili coperti da vincoli di sicurezza nazionale ed europea. Anche perché ad una manciata di chilometri ci sono stabilimenti di Leonardo, l’azienda industriale della Difesa nazionale, mentre più distante, a Solbiate Olona, c’è la sede operativa di un comando Nato ed a Pavia un altro luogo di ricerca con un laboratorio di energia nucleare applicata.
Quanto è accaduto si aggiunge ad un altro giallo che riguardò una tragedia verificatasi nel 2023 nella stessa zona, esattamente a Sesto Calende, con il naufragio causato dal maltempo dell’imbarcazione Love Lake, sulla quale morirono gli agenti segreti dell’Aise e del Mossad israeliano.
Le fonti di sicurezza che seguono il caso, al momento spiegano che c’è “massima cautela” sulla dinamica e sulla paternità dell’azione. Appare tuttavia difficile che si tratti di droni in grado di viaggiare dalla Russia all’Italia.