Cronaca

Così Filippo Turetta avrebbe impedito di chiedere aiuto a Giulia Cecchettin

Filippo Turetta, l’assassino di Giulia Cecchettin, sembra aver esercitato un controllo inquietante sulla sua ex fidanzata nelle ore che hanno preceduto il tragico evento. Secondo le immagini riprese dalle telecamere del locale dove i due cenarono, Turetta ha costantemente monitorato e limitato la libertà di Giulia. Le immagini esclusive, pubblicate dal settimanale Giallo, mostrano chiaramente come Turetta abbia tenuto Giulia sotto stretta osservazione, arrivando a impedirle di usare il cellulare, presumibilmente per evitare che potesse chiedere aiuto.

Le immagini cruciali della cena

Il video acquisito dagli inquirenti rivela dettagli inquietanti sul comportamento di Turetta. Durante la cena al McDonald’s, il ragazzo si allontana brevemente per ritirare l’ordine, ma le telecamere mostrano che, anche mentre non è fisicamente presente al tavolo, non perde di vista Giulia. La sua postura e i suoi gesti comunicano chiaramente che stava monitorando la ragazza e cercava di assicurarsi che non potesse contattare nessuno. Secondo i carabinieri, Turetta mima a Giulia che la sta osservando e le ordina di non usare il cellulare, un segnale che rivela la sua intenzione di controllare ogni sua mossa.

Così Filippo Turetta avrebbe impedito di chiedere aiuto a Giulia Cecchettin (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Il tragico epilogo

Dopo la cena, Filippo Turetta carica Giulia nella sua automobile. Pochi minuti dopo, l’atto finale della tragedia si consuma con il brutale omicidio: Giulia viene colpita con 75 coltellate. Il caso ha sconvolto l’opinione pubblica e sollevato interrogativi sulla dinamica di controllo e abuso che precede omicidi di questo tipo. Le immagini delle telecamere e le testimonianze degli inquirenti contribuiscono a delineare un quadro inquietante della violenza e del controllo esercitati da Turetta su Giulia.

 

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Filippo Limoncelli