A Salerno vietata la prostituzione casalinga, solo se i rumori disturbano gli altri residenti. Il Comune ha posto dei vincoli, inseriti nel regolamento di polizia municipale, appena dopo le limitazioni sulla vendita di alcol dai distributori automatici e i giochi di strada. In Italia prostituirsi nella propria abitazione o in albergo è legale, non è reato. Lo diventa se il rapporto sessuale è consumato in luogo pubblico, se c’è uno sfruttamento o un favoreggiamento della prostituzione o se vengono allestite delle case di tolleranza, abolite dalla legge Merlin nel 195.
Come si legge sul Corriere Della Sera, diventa vietato prostituirsi “all’interno degli edifici condominiali quando – è specificato nel regolamento – a seguito delle consentite verifiche della polizia municipale, venga accertato che essa provochi disturbo alla tranquillità degli altri residenti o offenda la civile convivenza per le modalità con cui essa si svolge“. Quindi, vanno tenute finestre e balconi chiusi, serrande abbassate ed è vietato fare ogni tipo di rumore. Per quel che riguarda la salita e la discesa dei clienti, questa non deve creare alcun disturbo agli altri condomini.
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